«Cassa integrazione in deroga» fino a 6 mesi per tutti i lavoratori

L'intesa quadro, sottoscritta tra Provincia, categorie economiche e sindacati, richiede l'utilizzo di 10,5 milioni di euro

La cassa integrazione in deroga viene quindi estesa a tutti i lavoratori di ogni settore, anche quelli con contratti a termine, apprendisti e somministrati compresi.
Imprese artigiane, del terziario e industriali, che non hanno accesso ad alcun ammortizzatore sociale o che hanno esaurito gli strumenti ordinari o la «straordinaria» per crisi aziendale, potranno evitare di licenziare i propri dipendenti. L'intesa quadro per l'utilizzo della Cig in deroga firmata in Piazza Dante a Trento da Provincia, Confindustria, Associazione artigiani, Unione commercio, Confesercenti, Associazione albergatori, Cooperazione e dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, conta su risorse ragguardevoli: 10,5 milioni di euro, 7,5 dei quali concessi dallo Stato e 3,5 messi a disposizione dalla Provincia facendo ricorso al Fondo sociale europeo.

Firmata, contestualmente all'intesa, anche la convenzione con l'Inps che ne regola l'applicazione. Per garantire la tempestiva evasione delle richieste, la Giunta provinciale ha disposto con effetto immediato l'assegnazione all'Inps di 2 milioni di euro.

«Per i lavoratori sospesi dal lavoro, in particolare quelli più deboli perché meno tutelati, - ha detto il presidente Dellai, - l'intesa è la garanzia che non perderanno il posto; per le imprese è uno strumento utile a superare "il guado" che porta al dopo-crisi senza perdere il patrimonio di professionalità rappresentato dai propri dipendenti; per il Trentino che vuole uscire dalla crisi più forte e più egualitario è un passo, ampiamente condiviso con tutte le parti sociali, nella direzione delle nuove forme di tutela sociale e di un nuovo welfare che non vuole lasciare indietro nessuno.»

Annunciata dal presidente Dellai anche l'intenzione di convocare a breve, come richiesto oggi da parte sindacale all'atto della firma delle doppia intesa, un incontro a carattere politico con gli stessi sindacati e le parti datoriali per definire i criteri che presiederanno l'attivazione della Cig in deroga.

Rispetto all'intesa provvisoria sottoscritta il 24 aprile scorso riguardante l'utilizzo dell'acconto di 500.000 euro (già esauriti) delle risorse statali (7,5 milioni di euro) previste dall'accordo firmato due giorni prima da Dellai a Roma con il Ministero del Lavoro, due sono le novità annunciate dalla firma di stamane: l'estensione dell'ammortizzatore sociale a tutti i settori, compresa dunque ora anche l'industria, rimasta esclusa dalla prima applicazione della Cassa in deroga (il cui ricorso è tra l'altro una novità assoluta in Trentino) che aveva beneficiato in eguale misura aziende artigiane e del terziario. Seconda novità: il periodo massimo di sospensione dal lavoro "coperto", che passa da 4 a 6 mesi (1.040 ore per lavoratore).

Potranno dunque chiedere la Cassa in deroga per i propri dipendenti, occupati in Trentino, privi di alcun ammortizzatore sociale, tutti i datori di lavoro diversi da quelli domestici. La richiesta deve essere motivata da crisi aziendale o occupazionale (crisi di mercato, mancanza di lavoro, di commesse o materie prime), oppure da eventi imprevisti ed improvvisi non imputabili al datore di lavoro o ai dipendenti. Obiettivo dichiarato dell'intesa è quello di prevenire i licenziamenti, ed all'azienda verrà chiesto di illustrare le prospettive di mantenimento dell'attività e dei livelli occupazionali che verrebbero altrimenti pregiudicate dal mancato ricorso alla CIG in deroga.

La sospensione dal lavoro deve avere inizio nel corso del 2009 (dal primo gennaio al 31 dicembre).
Non potranno chiedere la Cassa in deroga le aziende che prevedono di chiudere, né quelle ove vi siano sospensioni programmate o ricorrenti dell'attività. Esclusi anche i periodi di non lavoro nel part-time verticale.

I lavoratori che potranno beneficiare dell'integrazione al sostegno al reddito (80 % dello stipendio) sono operai, impiegati e quadri con contratti anche a tempo determinato, apprendisti o somministrati con un'anzianità aziendale non inferiore a 90 giorni. Per i casi in cui il lavoratore benefici anche dell'indennità di disoccupazione in deroga cofinanziata da un ente bilaterale, il trattamento di Cassa in deroga segue l'esaurimento del precedente intervento.
La richiesta sarà accolta solo per i casi di sospensione giornaliera dell'attività a zero ore.
Condizione posta ai datori di lavoro per poter ricorrere all'intervento è la preventiva (prima di procedere alle sospensioni) consultazione delle rappresentanze sindacali interne o provinciali di categoria, anche presso gli enti bilaterali.

Con la piena applicazione dell'intesa, il Trentino - dove pure la crisi sembra mordere meno che altrove - dispone ora, accanto a quanto già previsto dalla Manovra Anticrisi (oltre 1 miliardo di euro) di un ventaglio di ammortizzatori sociali all'avanguardia in ambito nazionale: lo scudo della Cig in deroga contro i licenziamenti per i lavoratori sospesi, il paracadute dell'indennità di sostegno al reddito per quelli che già sono stati licenziati. Né di sola garanzia del reddito però si tratta: i lavoratori che beneficeranno della Cig in deroga verranno coinvolti in percorsi di riqualificazione ed aggiornamento, mentre corsi di formazione e accompagnamento alla ricollocazione lavorativa sono previsti per i licenziati.

L'altro attore pubblico coinvolto nella gestione operativa della Cig in deroga è l'Inps, che provvederà ad erogare ai lavoratori l'indennità, e con il quale la Provincia ha contestualmente firmato oggi la convenzione che regola le modalità di attuazione e di gestione dell'accordo, anche con riguardo ai flussi informativi e di rendicontazione della spesa.