Profughi siriani in Iraq: l’Alto Adige sostiene terapeuti post-trauma
Formati terapeuti post-trauma per vittime violenze, fuggite in Iraq da Siria e territori bellici del paese
L’associazione curda Jiyan Foundation è l’unica istituzione in Iraq a occuparsi della cura e recupero psico-fisico delle centinaia di migliaia di persone vittime di violenze per motivi religiosi o politici e profughe nel Kurdistan iracheno provenienti dalla Siria e dal Paese stesso.
Con questa organizzazione collabora anche la Provincia di Bolzano, tramite l’Ufficio Affari del Gabinetto –Cooperazione allo sviluppo.
Con finanziamento di 30.765 Euro ha sostenuto un suo progetto per la formazione nella città di Erbil di 20 terapeuti del post-trauma, appena conclusosi.
In tal modo, come spiega la direttrice dell’Ufficio, Elisabeth Spergser, la Jiyan Foundation potrà ampliare l’offerta assistenziale, destinata in particolar modo ai bambini siriani dei campi profughi.
Presiede la Jiyan Foundation Salah Ahmad, che ne è anche il fondatore.
Fuggito egli stesso dall’Iraq negli anni Ottanta, in Germania divenne terapeuta dell’infanzia e adolescenza, per poi fare ritorno nella sua città natale Kirkuk, nel Kurdistan iracheno, nel 2005, dopo la caduta del regime di Saddam Hussein.
Qui aprì il primo centro per il trattamento e recupero dei sopravvissuti alle torture. Oltre 13mila le persone finora trattate.
Per l’attività svolta nel 2015 è stato insignito con la croce al merito dal Ministro tedesco per la cooperazione allo sviluppo.
Salah Ahmad nei prossimi giorni sarà a Bolzano per illustrare la situazione nel Kurdistan iracheno e per parlare dell’attività svolta dalla Jiyan Foundation.
Terrà la sua relazione in lingua tedesca.
L’evento è organizzato dall’Associazione per i popoli minacciati in collaborazione con l’Ufficio Affari del Gabinetto della Presidenza della Provincia.
Appuntamento per tutti, mercoledì 22 febbraio 2017, alle ore 17.00, presso la Biblioteca Culture del mondo, in via Macello 50 a Bolzano.