Marcianò agli Alpini: «Il vostro è un messaggio rivoluzionario»
Al Duomo di Trento, gremito, la messa in ricordo dei caduti di tutte le guerre
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Il Duomo di Trento ha ospitato questo pomeriggio la Messa in suffragio di tutti i Caduti.
A celebrarla monsignor Santo Marcianò, Ordinario militare per l'Italia, e l'arcivescovo metropolita di Trento monsignor Lauro Tisi.
Accanto a loro, in una cattedrale gremita, le autorità civili e militari, i rappresentanti delle Sezioni e Gruppi Ana e tanti cittadini.
Nelle navate della splendida cattedrale di Trento sono risuonate parole di pace, impegno e fratellanza.
La cerimonia eucaristica della 91ª Adunata nazionale degli Alpini si è aperta con il saluto di monsignor Tisi che ha ricordato come gli alpini ci siano sempre al momento del bisogno e, in una società dominata dall'individualismo e dalla competizione, sappiano insegnare il rispetto e la fratellanza.
«Gli alpini fanno vincere il bene sul male, sanno vincere la paura per soccorrere quelle altrui. Lo fanno ovunque ci sia bisogno di loro, nelle situazioni di emergenza e difficoltà, salvando vite, al servizio degli alti – ha detto durante l'omelia monsignor Santo Marcianò, annunciando che anche papa Francesco domattina saluterà durante l'Angelus gli alpini e la città di Trento da piazza S. Pietro in Vaticano. – L'Adunata mette al centro questa voglia di incontrarsi senza confini di spazio, provenienza, età, ha un significato importante, invocando la pace e l'unione tra popoli.
«Gli alpini ci insegnano a stare insieme attraverso la semplicità più vera, lo spirito di solidarietà e il loro senso d'appartenenza. Sapete scaldare i cuori. Continuate ad essere fieri di questo.
«Il vostro è un messaggio rivoluzionario.»