Gli Alpini trentini all’adunata nazionale di Asti
Lo sfilamento si fermerà per ascoltare il messaggio del Papa: «Il pontefice, di origini astigiane, ha sempre voluto bene agli alpini»

Selva di Levico con Pinamonti.
Molti degli Alpini trentini sono già arrivati nell’astigiano, altri lo faranno oggi, in giornata, mentre gli ultimi arriveranno domattina, per partecipare alla sfilata delle Penne Nere, in una giornata che secondo gli organizzatori prevede l’afflusso di circa 500 mila persone.
I cinquemila trentini che hanno scelto di partecipare alla 89ª edizione dell’Adunata Nazionale si sono ritrovati, come consuetudine, con i loro colleghi provenienti da tutta Italia, ma non solo.
Particolarmente nutrita la rappresentanza delle Sezioni Estere, che annualmente decidono di partecipare alla più grande kermesse Alpina.
Terragnolo.
Dei 266 Gruppi Alpini sparsi su tutto il territorio provinciale, molti hanno scelto di spostarsi in quel di Asti per almeno tre giorni.
Simpaticamente, come fatto dagli amici del Gruppo Alpini di Baitoni, hanno affisso i cartelli (sulla porta della sede piuttosto che sulla pagina Facebook del Gruppo), «chiuso per Adunata».
Non è mistero infatti che la data dell’Adunata Nazionale sia tabù per ogni famiglia nella quale ci sia un Alpino.
Villa Agnedo.
E venerdì sono iniziati anche gli innumerevoli momenti di protocollo ai quali il Vessillo di Trento, portato dal Consigliere di Zona Carlo Covi e scortato dal Presidente Sezionale Maurizio Pinamonti, non è mai mancato.
«Il ritmo degli appuntamenti istituzionali è frenetico – ci ha comunicato il Presidente Pinamonti – ma ovviamente viverli da presidente di Sezione, e per di più importante come quella di Trento, ti riempie di orgoglio.
«I nostri Alpini ci manifestano ad ogni incontro tutta la loro gratitudine per l’impegno col quale affrontiamo il nostro incarico nel Consiglio Sezionale di Trento, e devo dire che c’è una certa fibrillazione in attesa di sapere se ci verrà concessa l’Adunata del 2018.»
Borgo e Strigno.
Anche le cinque fanfare sezionali sono arrivate in città, ad Asti, così come i due cori (quello Sezionale e l’Alpino Re di Castello).
Per il coro Sezionale oggi (sabato ndr) giornata impegnativa, con un concerto al Battistero di Asti al mattino, e un concerto nella cattedrale alla sera.
Le fanfare invece saranno impegnate con concerti nei vari punti della città, giusto per scaldare gli animi in preparazione del grande impegno di domani, quando dovranno accompagnare gli Alpini di Trento lungo i 1.600 metri circa di sfilata.
Telve valsugana.
Oramai è certo che domani, il Santo Padre rivolgerà un saluto particolare agli Alpini.
È infatti arrivata dalla Segreteria di Stato della Santa Sede la conferma che, domani, in occasione della sfilata, papa Francesco rivolgerà un saluto agli alpini riuniti ad Asti durante la recita del Regina Coeli delle 12.
Lo sfilamento delle Rappresentanze e delle Sezioni si arresterà per ascoltare il messaggio del Santo Padre.
Il pontefice, di origini astigiane, ha sempre voluto bene agli alpini.
«A Buenos Aires – ha detto don Bruno Fasani, direttore de L’Alpino – andava a trovare gli Alpini e amava sentirli cantare Il testamento del capitano. Si commuoveva perché sentiva in quelle parole il senso profondo del vivere appartenendo agli altri, non per se stessi.»
Forse il fato vorrà che siano proprio gli Alpini di Trento a doversi fermare per ascoltare le parole del Santo Padre.
Infatti il loro sfilamento è previsto per le ore 12, quindi se non ci saranno ritardi avranno questa grande opportunità.
Villazzano.