«Chi non ha coraggio non fa l’amore con belle donne»

Lo ha detto Massimo Ranieri alla nostra Sandra Matuella in una intervista esclusiva per l’Adigetto.it, «traducendo» la versione originale di un suo successo

C’è grande attesa per il concerto che Massimo Ranieri terrà al PalaRotari di Mezzocorona il prossimo 24 novembre: questo evento inaugura «Trentino in Musica», la prestigiosa rassegna organizzata dall’agenzia Sonora in collaborazione con il Gruppo Mezzocorona, che si svolgerà nell’auditorium della faraonica Cantina Rotari.
Il PalaRotari, appunto, che diventa così la nuova frontiera della grande musica italiana: dopo Massimo Ranieri, infatti, arriveranno Franco Battiato (7 febbraio) e Renzo Arbore con l’Orchestra Italiana (22 marzo). Fa parte di questa stagione firmata Sonora, anche il concerto di Alice all’Auditorium Melotti del Mart il 9 dicembre. 

(Per informazioni e prevendite per i 4 concerti, rivolgersi a Promoevent, in via Matteotti 3, Trento, telefono 0461-910788 - [email protected].
Per il concerto di Massimo Ranieri i biglietti sono in vendita anche sui circuiti http://www.greenticket.it e http://www.primiallaprima.it, oppure la sera stessa del concerto, a partire dalle 19.30, alla biglietteria del PalaRotari).

Si inizia, quindi, sabato 24 novembre alle ore 21, con il nuovo recital di Massimo Ranieri intitolato «Chi nun tene coraggio nun se cocca ch’ ‘femmene belle», un autentico inno alla vita, all’amore e alla speranza.
Tra monologhi e canzoni, infatti, il recital di Ranieri è dedicato al tema del coraggio, agli ultimi e ai sognatori.
Accompagnato dall’orchestra, Massimo Ranieri interpreterà i suoi grandi successi di sempre insieme ai classici della musica italiana e internazionale, da Lucio Battisti a Pino Daniele, Giorgio Gaber e Violeta Parra.
 
Massimo Ranieri, la voce più intensa e accorata della musica italiana, parla del suo recital direttamente a l’Adigetto.it, insieme alla sua visione delle donne e dell’Italia di oggi.
«Il titolo tradotto dello spettacolo è Chi non ha coraggio non fa l’amore con belle donne. Il significato è presto detto: per chi è bello è tutto facile, mentre chi è brutto per conquistare una donna bella deve impegnarsi di più e avere coraggio – sorride Ranieri – Oggi però, il coraggio ci serve per affrontare una vita disastrosa in un paese meraviglioso come l’Italia, rovinato e devastato dai politici.
«Insomma, ci vuole coraggio ad essere in gara anche se sai di non poter vincere, e ci vuole coraggio per uscire da una sconfitta a testa alta.
«Personalmente, di recente ho avuto il coraggio di affrontare immensi cantautori come Tenco, Battiato, De Gregori, De André, Battisti: non li avevo mai cantati prima, e adesso li propongo in questo recital insieme a sette straordinari musicisti.»
 
Quello al PalaRotari si preannuncia un concerto dai toni sussurrati e confidenziali.
«Assolutamente sì, staremo tutti seduti in intimità, inondati da luci bellissime, per ascoltare queste perle dei grandi cantautori che sono i nostri poeti. E poi eseguirò anche alcune delle mie canzoni più amate, come “Rose rosse” e “Perdere l’amore”.»
 
A proposito di fiori e seduzione, le donne oggi sono meno romantiche o apprezzano ancora le mitiche rose rosse?
«Oggi le donne si travestono da guerriere, ma per delle mancanze dall’altra parte, perché gli uomini sono sempre stati più immaturi, e anche da adulti rimangono un po’ infantili.
«Per un uomo è più difficile entrare nell’ottica dell’amore vero e duraturo, tende piuttosto a scappare, per questo la donna diventa più agguerrita, ma proprio quando si indurisce è anche il momento in cui vuole essere conquistata. E allora sì, con una rosa rossa ritorna tutto il suo romanticismo e diventa la donna che abbiamo sempre sognato.»
 
Più che di rose, è invece tempo di spine per l’Italia, ridotta ormai a una povera donna in balìa di confusione, rabbia e proteste.
«L’Italia è il paese più bello del mondo e tutti si approfittano di questa terra meravigliosa, senza dare nulla in cambio: purtroppo gli italiani non provano un amore viscerale per il loro paese, a differenza dei francesi, ad esempio, per i quali tutto è W la France.
«Noi invece siamo troppo campanilisti, e adesso ci inculcano la separazione tra Nord e Sud: ma come? Esiste solo lo Stivale, ricco di arte, bellezza e cultura che tutto il mondo ci invidia.»
 
Ciò che mette d’accordo tutti gli italiani, è di sicuro la sua musica: l’entusiasmo del pubblico, soprattutto femminile, raggiunge ai suoi concerti dei livelli vertiginosi, paragonabili solo a quelli per Gianni Morandi. Come spiega tanto affetto?
«Io e Gianni siamo i figli d’Italia: in oltre quarant’anni di carriera ormai facciamo parte delle famiglie italiane, noi ci siamo fin dai tempi in cui in televisione c’erano solo due canali, le persone hanno avuto modo di conoscerci, e sanno che al nostro mestiere noi diamo tutto. Con grande sincerità, senza elucubrazioni cantiamo la grande melodia italiana.»
 
Lei è un uomo mediterraneo e non è un mistero il suo amore per il mare, ma che rapporto ha con la montagna?
«Purtroppo ho una lacuna terribile e mi dispiace, ma l’acqua è il mio elemento naturale, e anche a Roma vivo in una casa sul Tevere. Mia sorella, invece, adora la montagna, la neve: mi invita sempre, e prima o poi ci andrò.
«Devo ammettere però, che quando mi è capitato di andare in montagna, sono rimasto incantato dal paesaggio innevato, che ha la stessa grandezza del mare. In effetti non c’è differenza, sia il mare che la montagna rappresentano uno spettacolo di incommensurabile e stupefacente bellezza.»
 
Sandra Matuella
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