Si è tolto la vita all'età di 92 anni il regista Carlo Lizzani
Aveva girato film che hanno fatto la storia del cinema mondiale, come «Cronaca di poveri amanti», «Banditi a Milano», «Roma Bene»

Nato a Roma il 3 aprile 1922, dopo la seconda guerra mondiale Lizzani ha lavorato come sceneggiatore per film di Roberto Rossellini (Germania anno zero) e Alberto Lattuada (Il mulino del Po), entrambi nel 1948, e l’anno successivo ha sceneggiato «Riso amaro» di Giuseppe De Santis, per il quale ha ricevuto una nomination all'Oscar per il miglior soggetto originale.
Dopo aver diretto documentari, aveva esordito come regista il dramma della seconda guerra in «Achtung! Banditi!» (1951). Poi ha girato un episodio di «L'Amore in Città».
Apprezzato per il drammatico «Cronaca di poveri amanti» (1954), ha dimostrato una grande capacità di regia nei film di genere drammatico, come «Banditi a Milano» (1968) e «Crazy Joe» (1974) o di critica come «Roma Bene» (1971).
Il suo film «L'oro di Roma» ( 1961) ha ricostruito gli eventi intorno alla deportazione finale degli ebrei di Roma con «La Grande Razzia del mese di ottobre 1943».
Il suo film «San Babila, 20.00? (1976) si è stato meritato il 10° Moscow International Film Festival.
Ha lavorato spesso per la Rai Radiotelevisione italiana nel 1980 e ha diretto il Festival Internazionale del Cinema di Venezia per quattro edizioni dal 1979 al 1982.
Nel 1994 è stato membro della giuria al Festival di Berlino.
Carlo Lizzani si è suicidato a Roma il 5 ottobre 2013, gettandosi dal balcone della sua casa in Via dei Gracchi, all'età di 91 anni.
Si ringrazia Wikipedia per le notizie che ci ha fornito, anche se esiste peraltro la sola versione in inglese.