La Terza commissione provinciale informata sulla Loppio-Busa
Fugatti: «I ritardi sono causati dalla complessità di un’opera epocale e dalla bonifica della Maza»
In Terza commissione del Consiglio provinciale, presieduta da Vanessa Masè della Civica, si è parlato di Loppio-Busa, del tratto S.Giovanni-Cretaccio.
Il presidente Fugatti, in apertura, ha fatto una riflessione su quella che ha definito un’opera epocale per la Busa, che di conseguenza ha un costo importante e che sta procedendo tra difficoltà dovute anche a causa di quanto si è trovato nella perforazione della montagna, in particolare le quantità di acqua superiori alle previsioni.
Poi c’è stato il Covid che ha comportato ritardi e le criticità ordinarie per un’opera di questa portata.
Infine, ha aggiunto, va considerato il tema della discarica della Maza e della sua bonifica.
«Quindi – ha continuato il Presidente, – si deve guardare a questa infrastruttura tenendo presente che si sta facendo una bonifica completa della discarica.
«Si stanno suddividendo i materiali della discarica con un lavoro minuzioso per mezzo di impianti di livello mondiale e in uno spazio ristretto, quello della vecchia discarica, che rende ancora più complesse le operazioni.
«Comunque – ha concluso Fugatti – il foro della galleria oggi è concluso e si sta lavorando alla parte interna.»
L’ing. Luciano Martorano, dirigente del Dipartimento infrastrutture, ha detto che «alla Maza sono all’opera macchinari tra i migliori 5 al mondo per separare i materiali».
Il progetto prevedeva mobilitazione di un milione di metri cubi di materiali, ma è stata trovata sotto l’impermeabilizzazione della discarica un’ulteriore quantità di rifiuti da trattare di circa 150 mila metri cubi.
Comunque, la bonifica sarà completata tra fine 2026 e inizio 2027.
Per quanto riguarda la galleria i lavori si dovrebbero concludere entro il giugno 2025, con un anno di ritardo rispetto alle previsioni iniziali.
Dalla rotatoria di uscita dalla galleria fino al viadotto la strada sarà a tre corsie, invece nel tratto pianeggiante la sezione è prevista a due corsie.
È previsto, inoltre, un ponte a campata unica sul Sarca di circa 90 metri e un viadotto di circa 100 metri.
Verrà realizzato un tratto di ciclovia che si innesterà, passando sotto il ponte, sul percorso ciclabile esistente.
Sul versante di Loppio si sta progettando un tratto in galleria di 650 metri per bypassare l’attuale tratto di statale in riva al lago e che si ricongiungerà alla nuova viabilità in costruzione.
Infine, è stato ultimato uno studio sul traffico sullo stato attuale e sugli effetti che potranno avere gli interventi viabilistici previsti nella sequenza dei lotti.
Maurizio Fugatti ha ricordato che, purtroppo, ci sono stati incidenti dovuti alla complessità e all’imponenza dell’opera (le dimensioni della galleria sono il doppio di una normale) e quindi sono indispensabili le attenzioni e i tempi richiesti dalla sicurezza dei lavoratori.
La consigliera Michela Calzà (Pd), che ha chiesto l’incontro di oggi pomeriggio, ha posto la domanda se sull’unità funzionale 4, che verrà gestita secondariamente, si sia già pensato ad un’ipotesi di tracciato. Sulla Maza quale sarà il destino del lotto 2 della discarica.
Vanessa Masè ha chiesto dove viene collocato il materiale estratto. L’ingegner Martorano ha detto che l’unità funzionale 4 prevede interventi sulla viabilità attuale, ma c’è comunque spazio per rivisitazioni.
Per ciò che riguarda la discarica, alla Maza rimarrà solo parte del materiale non più inquinante.
Il lotto 2 non sarà più usato come discarica e sarà chiuso, impermeabilizzato e ricoperto tenendo conto che non sarà più una ex discarica perché rimarrà solo materiale inerte.
Gli altri rifiuti, invece, vengono portati in discariche specialistiche.