Programmi software per insegnare e per studiare. A costi zero
Esplorare il sistema planetario o verificare le formule di matematica. Ma anche controllare l’ortografia, prendere appunti o gestire la lavagna elettronica
In un settore come quello dell'informatica dominato da poche multinazionali, il software libero è nato e si è diffuso come risposta di democrazia e di libertà. Il caso più noto è quello di Linux.
Il software libero può essere utilizzato da chiunque, copiato e condiviso.
Gli autori ne incoraggiano lo studio, le modifiche e la redistribuzione.
Gli studenti ed insegnanti trentini hanno da oggi uno strumento in più a disposizione: un sistema operativo «open», WiildOs, e un pacchetto di programmi rigorosamente liberi in cui cimentarsi per apprendere, insegnare, gestire le lavagne luminose in aula, prendere appunti o consultare dizionari.
«Molti giovani utilizzano programmi copiati in maniera illegale, mentre sono a disposizione software perfettamente leciti come questi», ha affermato oggi alla presentazione dell’iniziativa presso la Cooperazione Trentina il prof. Marco Ronchetti, coordinatore del LITSA (laboratorio per l’innovazione tecnologica al servizio dell’apprendimento dell’Università di Trento).
Dal punto di vista sociale, utilizzare software libero riveste un grande valore culturale dovuto al carattere pubblico e alla condivisione dei risultati.
In pratica, la comunità degli sviluppatori e degli utilizzatori «coopera» per la diffusione della conoscenza e del sapere, contribuendo in tal modo a migliorare la società.
«Un passo verso la liberazione», ha commentato il prof. Matteo Ruffoni del LITSA.
Sono parecchie decine i programmi open source che il Laboratorio per l’innovazione tecnologica dell’Università di Trento ha progettato e raccolto nella suite WiildOs, dedicati a tutte le scuole, dalle elementari alle superiori.
Ci sono, tra gli altri, anche programmi di grafica e per la creazione di filmati e di registrazioni audio, il lettore per i libri digitali, un’agenda, molti software per la navigazione e l’uso dei social media, un simulatore spaziale 3D, giochi eccetera.
I software, alcuni adattati all’uso per ragazzi in difficoltà di apprendimento, non richiedono alcun codice di attivazione e sono praticamente immuni da virus.
WiildOs funziona live: il computer deve essere avviato direttamente dal dvd, senza installazione.
Il contributo della cooperazione trentina per la diffusione
Proprio per favorire la diffusione del software libero nelle scuole e nelle famiglie, la cooperazione di consumo trentina e la Federazione Trentina della Cooperazione si impegnano in un’iniziativa promozionale in collaborazione con l’Università di Trento, Iprase e la Provincia autonoma.
La Cooperazione Trentina ha realizzato 10mila copie del dvd con l’ultima versione del pacchetto WiildOs, che fino al 31 dicembre sarà possibile ritirare gratuitamente in tutti i punti vendita delle Famiglie Cooperative e di CoopTrentino.
Per Renato Dalpalù, presidente del Sait e vicepresidente della Federazione per la cooperazione di consumo, «promuovere la diffusione del software open source significa favorire la condivisione delle idee e il lavoro di squadra e porre le basi per uno sviluppo futuro più equilibrato. Aiuta a ragionare con la propria testa, a fare crescere il senso civico».
«La cooperazione deve essere serbatoio di sapere, di valori e di senso civico – ha affermato il presidente della Cooperazione Trentina Diego Schelfi. La filosofia che sta alla base del software libero va esattamente in questa direzione.»
In prima linea nella promozione di WiildOs anche l’assessorato all’istruzione della Provincia, che ne consiglia l’adozione alle scuole.
«L’open source - afferma l’assessore Marta Dalmaso - proprio perché frutto esemplare del lavoro cooperativo e della condivisione del sapere, oltre ad essere efficace strumento di conoscenza, propone un forte e attualissimo messaggio educativo.»
Da non sottovalutare, inoltre, anche i consistenti risparmi che potranno realizzare le scuole.
Già nel 2012 la Provincia aveva approvato una legge, la numero 16, sulla diffusione del software libero, a cui, attraverso questa iniziativa, si contribuisce a dare attuazione.