Extracomunitario denunciato dalla moglie per maltrattamenti

Sarebbe stata picchiata perché ha messo al mondo solo figlie femmine...

Nella serata di ieri i carabinieri della stazione di Arco hanno denunciato a piede libero un indiano quarantenne, residente alla Busa da sette anni per il reato di maltrattamenti in famiglia.
L’uomo, non nuovo ad aggressioni violente nei confronti della moglie, connazionale trentacinquenne al quarto mese di gravidanza, nel pomeriggio di ieri sarebbe tornato a casa in stato di ubriachezza dopo diverse ore trascorse in centro città e, nonostante la presenza delle due figlie minori di cinque e tre anni, avrebbe percosso la moglie con calci e pugni per circa un’ora continuata.
La donna, atteso che l’uomo si addormentasse sfinito, chiamava il 112 per ricevere aiuto, che tempestivamente è giunto.
 
La motivazione delle violenze è quella che purtroppo caratterizza ancestrali pregiudizi, sinonimo di altra cultura, dettate da determinate ideologie morali, religiose ed etiche: in altre parole, la donna era colpevole (nemmeno con quest’ultima gravidanza) di mettere al mondo un figlio maschio.
 
I militari della Stazione di Arco hanno ricevuto la drammatica querela della donna e assicurato le bambine ai servizi assistenziali di Trento, segnalando peraltro alle psicologhe una insensata particolarità: la figlia più piccola del denunciato si presenta coi capelli cortissimi e vestita da maschietto. Perché così il padre desiderava.
 
La donna attualmente è ricoverata presso l’Ospedale di Arco con prognosi di 25 giorni e in attesa di ulteriori visite specialistiche.
Sono stati allertati anche i servizi sociali affinché i due bambini fossero trasferiti in una casa protetta per bambini.