«Croci di celluloide» al Museo Diocesano Tridentino
Giovedì 6 novembre con la mostra «Infinito Presente» a cura dell’Associazione BiancoNero-Religion Today Filmfestival
Un nuovo appuntamento arricchisce la riflessione circa il senso dell'immagine sacra nella società odierna avviata dal Museo Diocesano Tridentino con la mostra Infinito Presente.
Elogio della relazione, questa volta con riferimento a quella settima arte che più di ogni altra, negli ultimi decenni, si è intrecciata con la storia, il costume, l’ideologia, la mentalità collettiva.
Giovedì 6 novembre alle ore 17.30 Katia Malatesta, storica dell’arte, e Davide Zordan, teologo, rispettivamente direttrice artistica e presidente del Religion Today Filmfestival, terranno una conferenza aperta a tutti dal titolo Croci di celluloide, rileggendo sul grande schermo il tema centrale della mostra.
La conversazione, senza pretese di completezza, si strutturerà dunque come un viaggio nella storia del cinema alla scoperta di film più o meno celebri che hanno indagato il tema della croce e della Crocifissione di Gesù Cristo, ma sarà anche una stimolante opportunità per interrogarsi sull’influenza capillare del cinema: la sua capacità di riflettere, di propagare e perfino di trasformare temi che animano le culture più diffuse, anche quelle che appartengono alle tradizioni più sacre.
Dal cinema d'autore ai blockbuster hollywoodiani, i relatori individueranno linee di continuità e fratture nel rapporto a doppio senso tra la settima arte e gli immaginari di tipo mitico-religioso della cultura di massa.
Fin dalla sua nascita, infatti, il cinema ha indagato con interesse e continuità il tema del sacro e del religioso, traducendo visivamente l’immaginario collettivo dei popoli, profondamente plasmato e strutturato dall’iconografia cristiana.
Tra i soggetti più amati dalla settima arte vi è senza dubbio il tema della Crocifissione di Cristo e della croce, tornato recentemente nelle cronache grazie al successo commerciale e mediatico della Passione di Cristo di Mel Gibson nel 2004.
Dal cinema muto ai vecchi e nuovi kolossal americani, attraverso le originali riletture degli anni Settanta e Ottanta (Jesus Christ Superstar di Norman Jewison, 1973, L’ultima tentazione di Cristo, di Martin Scorsese, 1988), il percorso toccherà anche la produzione italiana con celebri lungometraggi cinematografici o televisivi come Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini (1964), Il Messia di Roberto Rossellini (1975) e Gesù di Nazareth di Franco Zeffirelli (1977).
Intersecando la storia del Religion Today Filmfestival, l’excursus sul cinema del terzo millennio offrirà inoltre suggestive aperture sulla figura di Cristo in film legati ad altre tradizioni religiose.
All’interno della rassegna, una serie di rimandi a film non direttamente legati alla vita di Gesù evidenzierà inoltre la presenza dell’immagine della Croce nel cinema come elemento non semplicemente decorativo, ma fortemente emotivo o simbolico del rapporto fra l’umano e il divino.