Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada
La Polizia Stradale di Bolzano ricorda che nell’ultima settimana in Alto Adige sono state contestate 322 violazioni e ritirate 20 patenti e 24 carte di circolazione
Domenica 20 novembre si celebrerà la «Giornata nazionale in memoria della vittime della Strada», dedicata a quanti hanno perso la vita sulla strada ed ai loro familiari.
Una data che impone una riflessione su quanto sia importante, sulla strada, adottare condotte consapevoli e corrette.
Distrazione, velocità elevata, mancato rispetto della distanza di sicurezza e della segnaletica stradale, sono solo alcuni dei tanti errori che si commettono quando si è al volante di una macchina, uno scooter o biciletta che sia.
Ma anche tra i pedoni, non sono infrequenti comportamenti azzardati, dettati molto spesso dalla distrazione o più semplicemente dalla fretta.
La Polizia Stradale ricorda a tutti che sulla strada non si scherza. Guidare un veicolo dopo aver bevuto alcolici o aver assunto droghe, oppure chattare mentre si guida o si attraversa la strada è estremamente pericoloso per sé e per chi si incrocia sul proprio percorso.
Il solo atto di rispondere al cellulare fa distogliere lo sguardo dalla strada per un tempo variabile di alcuni secondi che, se si è alla guida di un veicolo, possono diventare fatali.
A una velocità di 50 km/h, infatti, bastano solo due secondi per percorrere circa 30 metri e se in quei due secondi, lo sguardo non è rivolto alla strada, è come se si guidasse completamente bendati.
Il pericolo aumenta ulteriormente se si viaggia in autostrada dove, alla velocità massima consentita, si percorrono ben 36 m al secondo.
Il che significa che bastano 3 secondi di distrazione per percorrere 108 metri – praticamente la lunghezza di un campo da calcio – senza guardare la strada!
Anche la Polizia Stradale di Bolzano è attenta a tali tematiche sia in termini di prevenzione che di contrasto alle condotte illecite alla guida: nell’ultima settimana sono state contestate 322 violazioni al Codice della Strada, di cui 4 violazioni per guida in stato di ebbrezza, 60 violazioni per eccessi di velocità, 24 violazioni per uso improprio del telefono alla guida e 10 violazioni per mancato uso delle cinture di sicurezza.
Sono state ritirate 20 patenti di guida e n.24 carte di circolazione.
La sicurezza stradale è uno dei maggiori problemi da affrontare, soprattutto in previsione dell’obiettivo europeo di ridurre drasticamente il numero delle vittime entro il 2030, fino ad azzerarlo completamente entro il 2050.
L’Italia già da anni ha intrapreso un complesso percorso per fronteggiare il fenomeno dell’incidentalità, con campagne di sensibilizzazione ed iniziative di educazione alla legalità che coinvolgono soprattutto i giovani.
A partire dalle scuole primarie, infatti, la Polizia di Stato, attraverso le articolazioni della Stradale, interviene nelle scuole con programmi educativi strutturati e modelli comunicativi adeguati, per fa comprendere, a chi vive la strada, quali comportamenti adottare per salvaguardare la vita propria e altrui.
Dall’inizio del corrente anno scolastico questa Sezione ha svolto n.4 interventi in tema di educazione alla sicurezza stradale presso Istituti scolastici secondari di lingua italiana e tedesca, rispettivamente a Bolzano ed in località Termeno.
Sono peraltro in programma ulteriori iniziative con l’obiettivo di coinvolgere in modo efficace gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
Alcuni dati nazionali. Secondo i dati ISTAT, nel 2021, gli incidenti stradale sono stati 151.875 nei quali hanno perso la vita 2.875 persone, mentre 204.728 sono state quelle ferite. Dati incoraggianti se confrontati con il 2001, anno in cui si sono verificati 263.100 incidenti provocando 7.096 vittime e 373.286 feriti. A fronte di volumi di traffico sempre maggiori dunque, gli incidenti e soprattutto i morti si sono quasi dimezzati (quasi il 58% in meno di incidenti ed il 40% di morti in meno).
Segno che qualcosa sta cambiando in meglio; una maggiore e diffusa educazione stradale ed il rispetto per se stessi e gli altri, rappresentano i propulsori di una rinnovata cultura della sicurezza che, se adeguatamente alimentata e supportata, potrà sicuramente minimizzare al massimo i rischi sulla strada.