La comunità nella tarsia lignea dell'artista Bruno de Pellegrin

L'artista scomparso di recente ha realizzato l'intarso in legno della Comunità lagarina

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Era rimasto attratto dall’opera «Fare comunità», l’affresco dipinto all’interno del Palazzo sede della Comunità che fu donato nel 2011 da Vico Calabrò, e aveva deciso di farne un intarsio in legno.
Tanto che nel febbraio del 2018 venne in  sopralluogo a Rovereto insieme a Calabrò, con il quale lo legava un rapporto di sincera amicizia e scambio artistico.
Ma Bruno de Pellegrin non potrà vedere la collocazione finale della sua opera perché un tumore lo ha stroncato ad appena 56 anni.
Aveva lavorato per molti mesi alla tarsia della Vallagarina e ne aveva fatto anche la sua tesi di laurea.
Un lavoro accurato e impegnativo alto 3 metri, largo 2, con pannelli di  precisione straordinaria, che riportano le attività tipiche del territorio lagarino: viticoltura, agricoltura, tessitura, artigianato e nell’antichità la lavorazione del tabacco.


 
Le figure simbolo dei mestieri della valle sono poste sotto la fronda di un grande albero che le raccoglie e accoglie e dalla chioma dell’albero spunta un angelo protettore.
Bruno de Pellegrin era un artista polivalente che amava sperimentare tecniche molto lontane tra loro.
Nella sua valle, la val di Zolda, molte case sono decorate con i suoi murales. Ma alla tavolozza dei colori, Bruno preferì il legno.
Diceva che fin da bambino intagliava il legno come il padre e il nonno. Ne aveva familiarità, aveva accortezze che sono proprie di chi conosce molto bene la materia che lavora, come mettere al buio un’opera perché non si rovini con la luce.
L'intarsio o tarsia lignea è un tipo di decorazione, molto diffusa nell'antichità.
De Pellegrin è riuscito a terminare l’intarsio «Fare comunità» e a trasformarlo in una preziosa opera d’arte.