Fontana di Nettuno sopralluogo di tecnici comunali e provinciali

Non si tratta di un atto doloso, ma certamente è un campanello d'allarme

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Nella mattinata odierna è stato effettuato un sopralluogo congiunto tra tecnici del Servizio Edilizia Pubblica del Comune di Trento e della Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia di Trento, per prendere atto del danno segnalato nel fine settimana e valutare lo stato attuale della fontana.
Per il Comune era presente l'architetto Anna Bruschetti e per la Provincia l'architetto Fabio Campolongo e il restauratore Antonello Pandolfo.
 
Nel corso del sopralluogo si è potuto constatare che si tratta del distacco di una parte del modellato già ricostruito e fissato con perni (che ora fuoriescono dalla interfaccia della frattura) e si è riscontrato un degrado generale della fontana, in particolare delle parti stuccate e ricostruite nei lavori di restauro.
E' stata rintracciata documentazione fotografica del 1985, precedente ai lavori di restauro della Fontana del 1990, fotografie in cui la stessa parte della zampa del cavallo risulta mancante.
 
In base a queste valutazioni si è condiviso che la lacuna oggi presente non risulta conseguenza di un atto doloso, ma è piuttosto il campanello d'allarme di un problema diffuso di erosione e dilavamento, che insieme a un esteso sistema di incrostazioni interessa gran parte della pietra della fontana.
Si è concluso pertanto che non risulterebbe risolutivo riapplicare i frammenti recuperati, essendo necessario un intervento più generalizzato per intervenire sui fenomeni di degrado in atto.
Il Comune di Trento, di concerto con la Soprintendenza farà pertanto le valutazioni del caso al fine di individuare le azioni successive.