Intitolata a Remo Albertini la tribuna Ovest del Quercia

Oggi partecipata cerimonia allo stadio di Rovereto, con il presidente Fugatti ed il vicepresidente Tonina

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«Mi rallegra solo la certezza di aver fatto felice per alcuni anni la Rovereto sportiva che forse mi ricorda ancora con nostalgia.»
È la breve citazione che appare sulla targa che da oggi ricorda ai visitatori dello Stadio Quercia di Rovereto l'intitolazione a Remo Albertini della curva Ovest del complesso sportivo.
Questa mattina l'ufficializzazione del momento, con una sentita cerimonia alla quale hanno preso parte, tra i molti, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, il vicepresidente, Mario Tonina, accanto ai familiari di Albertini, al presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher e molti rappresentanti delle istituzioni roveretante, con il vicesindaco Azzolini in testa, accompagnata dagli assessori Bortot, Chiesa e Graziola.
 
«Siamo qui – ha sottolineato il presidente Fugatti – per ricordare uno dei padri fondatori della nostra autonomia.
«Attento in particolare alla dimensione economica e sociale: capace quindi di rispondere alle esigenze di un Trentino appena uscito dalla guerra, nel periodo della ricostruzione e ben lontano dai livelli di sviluppo e di benessere raggiunti dopo gli anni '60.»
Uomo dai molteplici interessi e meriti, in campo politico come pure culturale e sportivo, Albertini è stato ricordato oggi per la sua azione durante gli anni difficili della questione altoatesina.
 
«Ci ha lasciato l'immagine di un Trentino dalle diverse vocazioni, – ha aggiunto Fugatti citando la scelta del politico di affidare a Fortunato Depero la decorazione della sala consiliare. – Per questo dobbiamo coltivare la sua eredità e riconoscerne il ruolo.»
Gli ha fatto eco il presidente del Consiglio regionale, Roberto Paccher che di Albertini ha ricordato i meriti non solo politici, ma anche l'impegno sul fronte artistico e letterario.
A stringersi attorno alla figura di Remo Albertini, oggi c'erano anche molti testimoni del mondo sportivo, dai giovanissimi fino alla vecchia formazione (con Gabriele Cantagallo in testa) che a fine anni Sessanta portò la compagine roveretana in serie C.
 
«La cerimonia di oggi – spiega l'assessore allo sport Mario Bortot – si inserisce nelle iniziative per i 100 anni di Rovereto Calcio e risponde ad una precisa volontà della comunità roveretana.»
Accanto a questa iniziativa, la Giunta comunale ha deliberato anche l'intitolazione dell'ala Est dello stadio ad un'altra figura significativa, quella di Edo Benedetti, con una cerimonia che verrà programmata una volta terminati i lavori di ristrutturazione.