Suoni di vita in città: in Val di Sole ripresa l'upupa

Il MUSE è a fianco di Ornitho.it nell’appello ad osservare la biodiversità appena oltre la soglia di casa, monitorando le specie che vivono più vicino a noi

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In questo momento che vede la nostra libertà di movimento ridotta allo stretto indispensabile, il MUSE - Museo delle Scienze sostiene l’iniziativa della piattaforma internazionale Ornitho.it con cui da tempo collabora attivamente, invitando tutti gli appassionati di natura ad aderire al progetto di osservazione denominato ACasa (#VistiDaCasa).
La natura bussa alla nostra porta. E non è un modo di dire.
In un video, inviatoci da Fabio Angeli, direttore dell’Ufficio Distrettuale Forestale di Malè, un bellissimo esemplare di upupa femmina (Upupa epops), picchietta energicamente ad una finestra del suo maso.
Un incantevole maschio, anch’esso giunto in zona dai quartieri invernali dell’Africa subsahariana, ha saputo guadagnarsi l’attenzione della femmina, che imitando i pigolii di un piccolo affamato stimolava invitava il partner ad esibirsi in ripetute offerte di cibo.
 
Dopo l’accoppiamento, l'upupa ha finalmente cominciato a deporre, scacciando dal nido una coppia di cinciallegre.
La storia di questo nido è davvero particolare: durante la ristrutturazione del vecchio maso nel 2002, è stata volutamente conservata una cavità preesistente.
Dopo parecchi anni di assenza in zona, il 13 aprile 2008 è comparsa una coppia di upupe che hanno scelto quel foro come sito di nidificazione. Il maschio portava alle zampe due anelli, applicati due anni prima.
Dal 2008 in poi, le upupe hanno sempre utilizzato il nido, anche con due covate all’anno.
 
«Dopo anni di declino, al quale si deve la scelta dell’upupa come simbolo della LIPU (Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli), recentemente, le sue segnalazioni nella nostra provincia si sono moltiplicate, a suggerire una possibile ripresa della specie, che per dimensioni e aspetto non passa certo inosservata – spiega Chiara Fedrigotti della Sezione Zoologia dei Vertebrati del MUSE - . Anche il canto è inconfondibile: un sonoro up-up-up ripetuto, con il quale gli individui sono soliti segnalare il loro territorio. Oltre che un vero piacere per gli occhi, l’avvistamento di questo animale è anche un ottimo segnale per i nostri orti: con una predilezione per il grillotalpa, vorace animale capace di compromettere interi raccolti, l’upupa si rivela un ottimo bio-controllore delle popolazioni di insetti a beneficio delle coltivazioni casalinghe e non.»