Il Comune di Trento avanza (per ora) 29 milioni di euro

Se ne parla in commissione il Rendiconto di gestione: ha inciso soprattutto il calo delle bollette

All’origine dei risparmi ci sono soprattutto il calo della bolletta energetica
e la riduzione dei consumi.
Le previsioni prudenziali del 2022 sono dovute
anche alla necessità di far fronte alla rinegoziazione dei contratti di molte opere pubbliche i cui costi sono lievitati a causa dell’aumento delle materie prime.

Questa sera è stato presentato in commissione Bilancio il Rendiconto della gestione 2022.
Il dato più rilevante del documento è rappresentato dall’avanzo libero e dall’avanzo destinato agli investimenti, che ammontano a 29 milioni di euro.
La cifra è la conseguenza di più fattori, in primis dei risparmi sulla parte corrente, soprattutto per quanto riguarda la cosiddetta “gestione calore” e le utenze che, grazie al minor costo dell’energia e al calo dei consumi, hanno generato un avanzo di oltre 4 milioni di euro.
 
A ciò bisogna aggiungere le minori spese per il personale (oltre 2 milioni) dovute a dimissioni non preventivate e, in secondo luogo, le maggiori entrate legate per esempio a trasferimenti «straordinari» dalla Provincia e dallo Stato per far fronte all’aumento dei costi energetici (1,6 milioni del fondo per il trasporto urbano e 596 mila euro per costi energia e gas). Da considerare anche lo stralcio del progetto degli skybox della Blm Group Arena (1,6 milioni) in accordo con le società sportive e il rinvio di altri interventi.
 
Più in generale, l’avanzo si spiega con il fatto che il 2022 è stato un anno per molti versi eccezionale: dopo l’attacco russo all’Ucraina, c’è stata un’impennata dei costi dell’energia che hanno raggiunto livelli mai visti negli ultimi decenni. Sulla base di quei rincari sono state fatte le previsioni di bilancio, estremamente prudenti vista l’incertezza della situazione.
 
La prudenza dei numeri dell’assestamento 2022 è legata anche alla consapevolezza che il budget per gli investimenti in programma si sarebbe rivelato sicuramente insufficiente a causa dei cosiddetti “superi” determinati dall’aumento del costo delle materie prime.
L’avanzo di amministrazione del 2022 consentirà di rinegoziare le condizioni contrattuali di molte opere pubbliche, operazione tuttora in corso i cui costi sono in via di definizione.
 
L’avanzo di bilancio sarà dunque impiegato innanzitutto per fronteggiare proprio i maggiori costi delle opere pubbliche, di servizi e forniture, a garanzia della tenuta degli operatori economici messi in difficoltà anche dall’inflazione generalizzata.
Inoltre, con le risorse che si liberano saranno finanziate le nuove assunzioni nel 2023 (nella polizia locale e in altri servizi) e saranno assicurate le manutenzioni urgenti e la messa in sicurezza di alcuni edifici scolastici.
Eventuali disponibilità residue saranno impiegate per programmare nuovi investimenti da individuare con l’assestamento di bilancio del mese di giugno.