I nostri amici a quattro zampe – Di Fabrizio Tucciarone
L’American Staffordshire terrier: basta vederlo muovere per poter affermare che si tratta di un cane agile ed elegante

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L’American Staffordshire terrier, conosciuto anche come Amstaff, non nasce in Gran Bretagna come la maggior parte dei terrier, ma nelle colonie inglesi di Nord America e Canada da cui prende il nome.
I suoi progenitori sono i Bull and terrier (cani da combattimento nati dall’incrocio tra gli antichi Bulldog e i Terrier a gambe lunghe) e una razza oggi estinta: il Blue Paul terrier che inizialmente veniva allevato a Glasgow, in Scozia, e da qui si diffuse alle colonie.
All’inizio degli anni ’30 si formarono due correnti di allevamento: la prima tendeva a creare cani rispondenti a un preciso standard, con grande temperamento ma con altrettanto equilibrio e il risultato fu l’American Staffordshire terrier.
La seconda corrente, che mirava a ottenere cani da combattimento, ottenne soggetti di taglia maggiore con aggressività più spiccata e presa mascellare forte: il risultato fu l’American pitbull terrier.
Pur essendo di taglia media l’American Staffordshire Terrier appare un cane molto forte e robusto. Non appare alto sugli arti, ma non si può definire tozzo: ha una struttura nel complesso proporzionata, massiccia e muscolosa.
Basta vederlo muovere per poter affermare che si tratta di un cane agile ed elegante.
L’American Staffordshire Terrier è di taglia media che si traduce in un’altezza al garrese che per il maschio va da 45 cm a 48 cm, poco meno per la femmina.
Il muso ha muscoli ben pronunciati ma resta comunque tondeggiante con occhi tondi e scuri. Le orecchie sbucano in alto, corte e appuntite, il tartufo è nero e piuttosto grande, il collo è possente come anche il torace, ampio e profondo.
La coda, illegalmente tagliata in passato, non è molto lunga e si assottiglia nella parte terminale, ma mai è arricciata o arrotolata.
Ce ne sono di tutti i colori, di American Staffordshire Terrier, ma alcuni più tollerati di altri con mantello a tinta unica, a chiazze o tigrato.
I colori sono tutti disponibili ma alcuni sono non desiderati, come il bianco puro, il nero focato e il fegato.
Il pelo di questo cane, in ogni caso, e in ogni tinta, è sempre corto e senza sottopelo, ma folto.
Ad accarezzarlo si sente che è un mantello duro, ma lo si ammira per quanto è lucido e di uguale lunghezza in tutto il corpo.
L’American Staffordshire terrier ha un notevole coraggio e unisce in sé un grande temperamento e un profondo equilibrio.
Di natura ha un carattere forte, dominante con i suoi simili, ma quando è accolto in famiglia è capace di sfoggiare un’ottima capacità di socializzazione.
L’American Staffordshire Terrier si affeziona ad una persona in particolare che diventa il suo riferimento, ma è aperto e ben disposto con tutta la famiglia, anche con gli estranei non è aggressivo.
Le patologie più comuni in questa razza sono le displasie dell’anca e dei gomiti, alcune cardiopatie e atassia cerebellare, una patologia neurologica che sta diventando importante in questa razza.
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Fabrizio Tucciarone – Veterinario alla Trento Vet
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