Il Senatore Sergio Divina a favore degli aerei militari F 35

Il vicepresidente della Commissione Difesa del Senato spiega le ragioni per cui l’Italia non può esimersi dall’acquistare i nuovi caccia

Il senatore Sergio Divina, vicepresidente della Commissione Difesa del Senato, ha inviato una nota alle redazioni per spiegare la propria posizione sull’acquisto da parte del nostro paese dei nuovi caccia F 35.
«Abbiamo aerei vecchi di quarant'anni che vanno sostituiti, - premette. - Rischiamo di venire allontanati dalle alleanze militari internazionali per mancanza di sicurezza dei nostri mezzi.»
 
Ma non è l’unico aspetto del problema, perché in effetti l’Italia si è dotata di un grande stabilimento per assemblare i nuovi caccia un po’ per tutte le Forze Armate che li acquistano.
«Per la prima volta il nostro paese partecipa attivamente ad un progetto con i paesi più industrializzati del mondo – ricorda Divina – e assemblerà tutti i velivoli delle forze armate più importanti a livello mondiale.
«Oltre a dare lavoro a un migliaio di operai – aggiunge il senatore, – le nostre aziende assumeranno tecnologie che le consentiranno di essere sempre più competitive e solide non solo in questo campo.»
 
Queste dichiarazioni sono state fatte da Sergio Divina a margine del Convegno sulla «Semplificazione dell'industria difesa italiana» nel contesto europeo e Nato organizzato dal Centro Studi Criticalia.
Noi condividiamo la sua opinione. Pur essendo contrario alla guerra, il Paese non può illudersi di poterla evitare sempre. E la tecnologia aiuta molto a risparmiare vite umane soprattutto nel campo militare.
Inoltre, l’aspetto economico del coinvolgimento italiano nella produzione dei caccia è un argomento che da solo sgombera i problemi della copertura economica.