Anche le cooperative possono accedere ai «prestiti partecipativi»
La decisione assunta dalla Provincia dopo molte richieste fatte in tal senso dal mondo della cooperazione
Il
prestito partecipativo è uno strumento pensato per favorire
l'incremento del capitale di rischio nelle imprese.
In pratica, l'impresa sottoscrive un mutuo con la propria banca,
che viene rimborsato nella quota capitale dai soci.
È uno degli strumenti voluti dalla Provincia autonoma di Trento
nell'ambito delle iniziative volte a contrastare gli effetti della
grande crisi del 2008, per incrementare il patrimonio delle aziende
sottocapitalizzate.
Le società di credito di settore potranno concedere fideiussioni
condivise con il socio (che apporrà ipoteca di primo grado), mentre
la Provincia contribuirà fino al 14% del mutuo da rimborsare.
Le condizioni poste sono che la quota capitale vada a riserva
straordinaria indivisibile, ma sarà rimborsata al socio che vorrà
recedere.
Le caratteristiche principali
dello strumento che ora sarà esteso alle imprese cooperative sono
le seguenti:
- I mutui avranno una durata da 5 a 10 anni in funzione inversa
alla dimensione dell'impresa.
- L'entità del finanziamento può raggiungere i euro 500.000 per le
imprese con fatturato fino a 3 milioni di euro, ed euro 1.000.000
per le imprese di dimensione maggiore.
- Non vi sono limiti di capitale proprio da possedere per l'accesso
e da raggiungere per l'erogazione del contributo; il contributo è
calcolato sul capitale apportato (15%) ma, in caso di reintegro
dell'eventuale capitale negativo, è ridotto al 7,5%;
- Sul mutuo può essere accordata la garanzia di Cooperfidi
(50%).
Le domande dovranno essere presentate entro il 29 giugno 2010. È
previsto un plafond complessivo di 100 milioni di euro di mutui da
condividere con gli altri Enti di garanzia.