Trento: l’omicida di Agitu non risponde davanti al giudice

A questo punto facciamo il nome: il ghanese si chiama Adams Suleiman di 32 anni

Il ghanese che ha confessato l’omicidio di Agitu Ideo Gudeta, l’imprenditrice etiope di 42 anni uccisa a martellate (pare) per una mensilità non pagata nella sua casa di Frassilongo (Val dei Mocheni) è stato interrogato dal Gip del tribunale di Trento, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il presunto assassino è il 32enne Adams Suleiman (nella foto) è assistito dall’avvocato Fulvio Carlin. Aveva reso piena confessione ai carabinieri dopo il fermo e, secondo il legale, stamani durante l’interrogatorio ha espresso il proprio pentimento.
Intanto è stata eseguita l’autopsia sul cadavere di Agitu e il termine per la consegna della relazione è fissato in 90 giorni.
Il magistrato di turno ha concesso il nullaosta per il funerale di Agitu che molto probabilmente si terrà in Etiopia dove la donna era nata.
La decisione verrà presa nelle prossime ore dalla famiglia.
 
Per onorare la memoria di Agitu Ideo Gudeta è stata lanciata la raccolta fondi per «Le capre felici».
Ne parleranno domani, domenica 3 gennaio, alle 11 nel corso di una conferenza stampa in diretta sulle pagine social di +Europa (Facebook e YouTube) i promotori Franco Ianeselli (sindaco di Trento) Elisabetta Nardelli, responsabile ufficio produzioni trentine ed eventi enogastronomici di Trentino Marketing), Luca Puecher (sindaco del Comune di Frassilongo dove Agitu aveva stabilito la sua azienda casearia), insieme ad Emma Bonino, Senatrice di +Europa, Benedetto Della Vedova, Segretario di +Europa, Alexander Schuster, coordinatore di +Europa Trento.
L’obiettivo è raggiungere 20.000 ma in queste ore la raccolta ha superato i 16.000 euro grazie al contributo di quasi 500 persone.