Merano capitale anche del food – Di Giuseppe Casagrande

Nei cinque giorni del WineFestival il padiglione «Gourmet Arena» ospita 74 stand con i mille prodotti simbolo della gastronomia del BelPaese

Il saluto inaugurale di Helmuth Köcher, patron del Merano WineFestival.

Non solo vino. Il Merano WineFestival è anche l'occasione per assaggiare le eccellenze dell'alta gastronomia italiana.
Per cinque giorni il padiglione «Gourmet Arena», dislocato lungo le passeggiate della città del Passirio, accanto all'edificio del Kurhaus, affiancherà le eccellenze del mondo vitivinicolo che da 32 anni hanno scelto Merano come la loro casa naturale.
«La ricerca dell'eccellenza nel mondo dell'enogastronomia non ha mai fine» – ha dichiarato il patron del Merano WineFestival, Helmuth Köcher, inaugurando ieri la 32. ma edizione (3-7 novembre 2023). – L’evoluzione stessa delle tecnologie e delle tecniche agricole non ha limiti.
 
«L’eccellenza – ha aggiunto – è un concetto che deve andare di pari passo con il rispetto per la fertilità del nostro pianeta.
«Se l'uomo non accarezza il territorio nel quale vive, la Terra risponde con tutta quella serie di stravolgimenti che osserviamo sempre più spesso.»
Sostenibilità è la parola chiave, perché solo in questa direzione è possibile perseguire l'eccellenza, fino a superarla, spingendo ancora più in alto l'asticella della qualità tra eleganza, cultura e business.
Lo confermano i nuovi riconoscimenti speciali (Iconic, Unique, Platinum e Next Platinum) che quest'anno il Merano WineFestival dedica ai vini e ai prodotti agroalimentari del BelPaese.
 

L'affollatissimo padiglione Gourmet Arena all'interno del Merano WineFestival.'affollatissimo padiglione Gourmet Arena all'interno del Merano WineFestival.
 I numeri della 32. ma edizione del Merano WineFestival  
Nelle cinque giornate del Festival sono attesi oltre 10 mila visitatori, più di 600 sono gli espositori presenti e oltre 1.500 i vini in degustazione: 350 etichette nella WineHunter Area oltre ai 1.750 WineHunter Awards. In programma 26 masterclass, 22 showcooking, 6 talk show al Summit «Respiro e Grido della Terra».
Inoltre, nel corso della rassegna, saranno assegnati i Premi Godio e Zierock, saranno presentati libri e guide enogastronomiche.
Da non perdere gli eventi sulla storia di Masseto e sulle Vite Parallele di Tignanello & Sassicaia raccontate personalmente da Lamberto Frescobaldi, Albiera Antinori, Priscilla Incisa della Rocchetta e Oscar Farinetti. Ospite d'onore la Georgia con i Vini Qvevri in Anfora.
 

Nel padiglione meranese della gastronomia si brinda con le bollicine Trentodoc.
 
 Il Premio Godio per ricordare il mitico chef della Val d'Ultimo  
Molto attesa è la consegna del «Premio Godio», prestigioso riconoscimento alla carriera al cuoco regionale che opera in contesti montani lontani dalle grandi direttrici turistiche, ma che ha dimostrato capacità di innovare la sua cucina, coraggio nella scelta dei prodotti e ricerca in termini di qualità e gusto.
Il «Premio Godio», frutto di un lungo lavoro di ricerca in collaborazione con l'Accademia Italiana della Cucina, rappresenta il giusto riconoscimento a chi, esattamente come fece lo chef Gianfranco Godio (primo stellato altoatesino, patron del Ristorante Genziana di Fontana Bianca in Val d'Ultimo, morto 19 anni fa in un tragico incidente aereo sulle montagne del Pasubio mentre tornava dall'Istria) ha dato un significativo contributo alla cultura gastronomica regionale.
 

Al Merano WineFestival è presente anche il prosciutto di San Daniele del Friuli.
 
 Ventidue «showcooking»: un suggestivo Giro d'Italia enogastronomico  
Non esiste un buon vino se non accompagnato da un buon piatto.
Così almeno la pensa Helmuth Köcher, il patron del Merano WineFestival che tra i primi ha avuto l'intuizione di unire sotto un unico tetto le eccellenze del vino con quelle del food italiano in un connubio che nella Città delle Palme ha generato la ormai mitica «Gourmet Arena».
Un padiglione che corre sulle passeggiate meranesi accanto all'edificio del Kurhaus, dove le eccellenze del mondo vitivinicolo trovano da 32 anni la loro casa naturale.


Al Merano WineFestival in degustazione anche i salumi dei Fratelli Corrà di Smarano.

Proprio come nell'accezione degli antichi greci, «Arena» è un termine indovinato per indicare quel luogo dove si incontrano le eccellenze della nostra Penisola: 74 gli stand predisposti.
Un suggestivo e peccaminoso Giro d'Italia enogastronomico tra prosciutti, formaggi, confetture, salse, dolci da forno, panettoni, cioccolate, tartufi, oli, aceti, grappe, distillati, birre e mille altri prodotti simbolo e icone del made in Italy.
Insomma, non c'è che l'imbarazzo della scelta.
 

Al padiglione Gourmet Arena i peccaminosi formaggi erborinati Carpenedo.
 
 In Arena gli spazi destinati alla Campania Felix e all'Abruzzo sostenibile  
Negli spazi del padiglione «Gourmet Arena» andranno in scena 22 showcooking dedicati alla Campania Felix e all'Abruzzo Sostenibile.
Molte gli chef stellati presenti alla 32.ma edizione del Merano WineFestival.
Lo chef Umberto De Martino del Ristorante «Florian Maison» di Bergamo domenica 5 novembre alle ore 15.30 negli spazi di Campania Felix delizierà i suoi ospiti trasformando il gusto della cucina di Sorrento in una foto-ricordo, affinché l’esperienza rimanga impressa vividamente nella memoria.
Dal canto suo, alle ore 17 negli stessi spazi a De Martino succederà in una staffetta del gusto e della fantasia il collega Lino Scarallo del Ristorante «Palazzo Petrucci» di Napoli.


I maccheroncini di Campofilone (Marche) altra chicca del salone Gourmet Arena.
 
Primo chef stellato nella storia di Napoli, Scarallo è ormai un habitué del Merano WineFestival il quale ogni anno è capace di stupire con la sua cucina mediterranea da napoletano irriverente, così come ama descriversi.
Da Sorrento, città natale di Torquato Tasso, è approdato sulle rive del Passirio lo spirito rivoluzionario di Chef Peppe Aversa, ambasciatore di quella accoglienza sorrentina che ha fatto della cucina italiana un marchio non solo di qualità, ma anche di ospitalità turistica.
 

Daniele Salvagno a Merano presenta la gamma degli oli extravergine Redoro.
 
 Lunedì lo showcooking con 4 grandi testimoni della cultura campana  
Lunedì 6 novembre alle ore 15 vi sarà l'attesissima «The Final Session» con lo spettacolare showcooking che metterà assieme il genio creativo di quattro grandi testimoni della cultura popolare e alimentare campana: lo chef Umberto De Martino, lo chef Lino Scarallo, lo chef Peppe Aversa e lo chef Antonio Tubelli.
Spostandoci di soli pochi passi nell'area Abruzzo Sostenibile, imperdibili le lezioni sulla cucina rurale degli chef Davide Baboro e Chef Carlo Auriti che presenteranno al pubblico le antiche tradizioni culinarie del passato intersecandole con le tecniche più innovative della cucina moderna.
Sempre nello stesso spazio la cultura contadina sarà protagonista con l'esibizione degli chef Matteo Di Panfilo e Carlo Auriti i quali proporranno la loro versione personale dell'incontro tra tradizione e sostenibilità, marchio distintivo dell'agroalimentare abruzzese.
Sono questi solo alcuni dei momenti imperdibili nei cinque giorni della kermesse al padiglione «Gourmet Arena» dedicati agli showcooking diventati ormai parte integrante, caratterizzante e irrinunciabile del Merano WineFestival.

In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande – [email protected]

Nel padiglione Gourmet Arena è presente anche Dario Loison con i suoi peccati di gola.