«Ecco come una non notizia può diventare scoop giornalistico»
Margherita Cogo si sfoga con noi dopo aver letto su un giornale locale che anche la semplice verità può far comodo per «gettare zizzania nel suo partito»

È da quando ho candidato la prima volta nel 1998 (nei DS) che sono a conoscenza delle regole interne che non avrebbero consentito più di tre candidature.
Il passaggio al PD non ha cambiato le regole e dunque è del tutto ovvio per me sapere che nel 2013 non vi sarà un’ulteriore candidatura.
Non mi piace polemizzare con i giornalisti e criticare il loro modo di fare informazione.
È certo, però, che questo è l’ennesimo caso in cui si cerca di mettere zizzania in un partito.
Conosco, infatti, lo stile del segretario Nicoletti e so che voleva semplicemente precisare che le regole del PD nazionale e locale puntano al ricambio e al rinnovamento della classe politica e dunque che la regola dei tre mandati vale anche in Trentino e che non è derogabile.
Anche la foto scelta rivela la volontà maliziosa di far apparire Marta e me come due sull’orlo di una «crisi di pianto»!
Per quanto mi riguarda sono, serena, tranquilla e consapevole che quindici anni nel ruolo di consigliere provinciale sono un tempo lungo e sufficiente per l’eletto e l’elettore.
Per quanto attiene alla carriera politica tengo a precisare che un mestiere ce l’avevo e che in politica ci sono arrivata molto per caso, come spesso avviene e avveniva, forse di più quando mi sono affacciata alla politica, quasi trascinata da chi aveva il compito difficile e complicato, di formare la lista per le comunali di Tione.
Non nascondo che poi la cosa mi ha affascinato da subito e da lì è iniziato il mio percorso politico ricco di impegno serio e anche di soddisfazioni.
Margherita Cogo