90° della Grande Guerra: «Soldati», di Fabrizio Da Trieste
Composizione ed arrangiamento a cura del maestro Federico Scarfì. - Brano per banda sinfonica - Coro maschile e voce recitante
Ancora molti anni fa il poeta
Fabrizio Da Trieste ebbe a scrivere, in una delle sue raccolte di
versi, un lavoro in quartine attorno al dramma della prima Guerra
Mondiale e al macello dell'Ortigara.
Sono questi i temi che attraversano l'anima di Fabrizio Da Trieste
ci raccontano l'asprezza cruda degli assalti sulle pendici del
Monte Ortigara, che qui assurge a paradigma di tutta la brutalità
della guerra di montagna.
E su questi temi si innesta la composizione di Federico Scarfì,
giovane musicista e compositore trentino, al quale il maestro
Fulvio Creux ha commissionato un inedita produzione musicale per il
Concerto di Gala in occasione del 90.mo anniversario della fine
della prima Guerra Mondiale, che si terrà al Teatro Sociale di
Trento il 19 ottobre. L'assoluta originalità di tale composizione
risiede nell'aver saputo coniugare la struttura musicale costruita
per la banda sinfonica - che in questo caso è la prestigiosa banda
dell'Esercito italiano - con la tradizione corale alpina, che
proprio nel coro della S.O.S.A.T. trova la sua espressione più
antica ed originale.
L'esecuzione sarà in «prima assoluta» ed avrà come palcoscenico
quella città di Trento che, più d'altre, visse nelle più intime
pieghe del suo animo e del suo tessuto sociale e civile l'infinita
drammaticità degli eventi bellici che sconvolsero l'Europa,
ridisegnandone i profili.
Qui di seguito il testo intero di «Soldati»
L'éra nòt négra: |
Tuti presenti |
come 'n te 'n urlo |