La Cooperfidi diventa «intermediario finanziario» a tutti gli effetti
Cioè potrà concedere crediti e sarà controllata dalla Banca d'Italia. Il bilancio 2009 chiude con un utile di ben 766mila euro
Anche Cooperfidi, come gli altri
consorzi di garanzia fidi, potrà diventare intermediario
finanziario vigilato (controllato dalla Banca d'Italia) e
concedere, oltre alle garanzie per l'accesso ai finanziamenti,
anche e direttamente, crediti e mutui a favore delle 1.064 imprese
cooperative e agricole socie di Cooperfidi.
Lo prevede il nuovo statuto del consorzio, approvato stamane dalla
Giunta provinciale su proposta dell'assessore provinciale alla
cooperazione.
Le modifiche allo statuto di Cooperfidi sono state introdotte a
seguito del recepimento delle disposizioni stabilite dalla legge
per l'ottenimento dell'iscrizione all'elenco speciale degli
intermediari finanziari vigilati previsto dal Testo unico
bancario.
Grazie a tale nuova conformazione giuridica, anche Cooperfidi potrà
dunque operare come una vera e propria banca che potrà trattare
finanziamenti per sostenere le imprese utilizzando i propri fondi
ed il proprio patrimonio, facendo affidamento anche sui fondi
assegnati dalle leggi provinciali a sostegno della "tradizionale"
attività di garanzia fidi.
Il nuovo statuto, approvato oggi dalla Giunta, prevede anche una
nuova composizione del Consiglio di amministrazione, che scenderà a
9 consiglieri più il presidente (rispetto ai 14 attuali).
Fra l'altro, apprendiamo che il bilancio 2009 di Cooperfidi chiude
con un utile di 766mila euro. Aumentano le garanzie, che registrano
un +11% toccando quota 127 milioni di euro, e cresce la base
sociale, composta per il 68% da aziende agricole.
Molte le novità in programma, a cominciare dalle modifiche dello
statuto di cui sopra. Tra queste, anche la nuova composizione del
consiglio di amministrazione, che passerà dagli attuali venti
componenti a nove.
Il nuovo cda sarà eletto dai soci nel corso dell'assemblea, in
programma lunedì 31 maggio.