«L’Acqua», 45ª esposizione UCAI – Di Daniela Larentis

Inaugurata la mostra collettiva dell’Unione Cattolica Artisti Italiani Sezione di Trento, visitabile nella Cattedrale di San Vigilio dal 20 ottobre al 26 novembre

Mirta De Simoni Lasta, Naufragio, 2023.

A Trento, nella Cattedrale di San Vigilio, è da poco stata inaugurata la 45^ esposizione UCAI.
La collettiva intitolata «L’Acqua», organizzata dall’Unione Cattolica Artisti Italiani Sezione di Trento, è dedicata a un socio storico recentemente scomparso, l’artista trentino Luigi Bevilacqua.
Resterà aperta al pubblico fino al 26 novembre 2023 in Aula San Giovanni, nei seguenti orari di apertura: tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.00 e al pomeriggio dalle 15.00 alle 18.30.
Una ventina gli artisti in mostra: Anita Anibaldi, Gianpaolo Antolini, Luigi Bevilacqua, Chiara Boratti, M.A. Marisa Brun, Carla Caldonazzi, Rita Cench, Mirta De Simoni Lasta, Teresa Delaiti, Tullia Fontana (Lula), Maurizio Frisinghelli, Udalrico Gottardi, Silvio Magnini, Mastro 7, Marco Morelli, Angelo Orlandi, Lina Pasqualetti Bezzi, Giuliana Pojer, Rita Savino e Camilla Tosetti.
Ad accompagnare l’evento un esaustivo catalogo, impreziosito da dai testi di Mons. Lodovico Maule, Decano del Capitolo della Cattedrale, del presidente UCAI Marco Morelli, di Giuseppe Calliari e di Cecilia Salizzoni.
 
Mons. Lodovico Maule spiega nella parte introduttiva del suo contributo critico, a proposito del tema affrontato dagli artisti:
«In tempi come i nostri una simile tematica risulta di grande e comune interesse e può aiutare tutti ad una seria ed opportuna riflessione.
«Questo elemento primario della Creazione è indispensabile alla vita ma, allo stesso tempo, questa realtà così preziosa e vitale se scatenata diviene incontrollabile e inarrestabile e da fonte di vita si può trasformare in potenza distruttiva che nessuno sa e può domare.
«La Mostra che si offre ai nostri occhi è accompagnata da varie e approfondite riflessioni, ritengo quindi opportuno non aggiungere altre considerazioni, se non una che, voglio sperare, non sia stata offerta, e che mi pare opportuna dato il luogo che ospita le opere d’arte.
«Per i cristiani il Battesimo è ritenuto e realmente è la porta della fede, infatti per mezzo dell’acqua unita alla Parola con il primo dei Sacramenti l’uomo è ricreato e diviene nuova creatura.
«Nel Rito sacramentale grande importanza ha la Preghiera di Benedizione dell’acqua, tranne nel Tempo pasquale dove è sostituita da un rendimento di grazie sull’acqua e fa sempre parte del Rito.»
 
Il presidente UCAI Marco Morelli, apprezzato scultore, introducendo l’argomento della mostra mette in luce principalmente tre aspetti: l’importanza cosmica dell’acqua, l’importanza riconosciuta nell’arte pittorica e l’importanza che questo elemento ha avuto sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento.
Evidenzia don Marco Morelli in un passaggio della sua lunga disamina, parlando dell’importanza dell’acqua nella Bibbia:
«Sono un’infinità gli esempi dove gli uomini si misurano con il bisogno e con il dono che l’acqua viene ad essere dentro il cammino travagliato dell’umanità.
«Bisogna tener conto che la Bibbia nasce nel contesto del Medio Oriente dove l’acqua rappresentava un problema proprio per la scarsità.
«Nell’articolo di Gianfranco Ravasi, Materialità e simbologia biblica dell’acqua, si legge che l’acqua costituisce il cardine dei desideri e delle contese, l’archetipo dei simboli e delle idee del nomade e del sedentario dentro la storia biblica.
«La parola maym che è il termine ebraico per indicare l’acqua, risuona 580 volte nell’Antico Testamento e l’equivalente greco hydor nella traduzione dei Settanta viene riportato un’ottantina di volte nel Nuovo Testamento, scritto in greco.
«Circa 1.500 versetti dell’Antico Testamento e oltre 430 del Nuovo Testamento sono intrisi di acqua, perché c’è una vera e propria costellazione di realtà che vi ruotano attorno a partire dal mare, o dal più domestico Giordano, poi le piogge (esistono nomi ebraici diversi se autunnali, invernali o primaverili) e ancora si parla dell’importanza delle sorgenti, dei fiumi, dei torrenti, dei canali, dei pozzi… Molti episodi biblici sono collocati attorno ai pozzi, luoghi di convegno per il bisogno di attingere acqua e luogo di incontro di personaggi importanti.
«Dentro questa visione, citando sempre Ravasi, bisogna considerare anche i verbi che riguardano l’acqua: bere, abbeverare, avere sete, dissetare, versare, immergere… e poi, nel Nuovo Testamento, battezzare, lavare, purificare…»
 
Alcune brevi note biografiche degli artisti, tratte dal catalogo.
 
 Anita Anibaldi  
Scrittrice, illustratrice, pittrice e poetessa, si dedica con passione all’Arte. Oltre a mostre personali e collettive, regionali e nazionali, tiene corsi di pittura per adulti e bambini. Durante le Feste Vigiliane 2021 espone gli acquerelli dal tema La primavera a Trento.
Vince importanti premi internazionali per l’originalità della grafica concettuale e dell’incisione su zinco, praticata nel laboratorio di Adriano Fraccalossi e a Venezia.
Illustra i suoi quattro libri di letteratura per l’infanzia, nonché i libri di alcuni poeti trentini. Usa acquerello, olio e pastello. Anita Anibaldi.
Il segno dell’anima (2006, ed. Temi) personale - Casa Marta Coredo; Anita Anibaldi pittrice di Renzo Francescotti (2013, ed. Nuove Arti Grafiche), personale - Torre Mirana Trento; Bottega d’Artista, Settanta nuovi profili di pittori e scultori trentini di Renzo Francescotti (2015, ed. Curcu&Genovese).
 

Gianpaolo Antolini, Acqua che scorre, 2009.
 
 Gianpaolo Antolini  
Nasce a Tione, Trento. Laureato in Architettura al Politecnico di Milano, lavora come libero professionista, insegna nella Scuola pubblica. Il suo interesse per la pittura nasce alle medie, sui banchi di scuola.
Risale all’agosto 1996 la sua prima personale, allestita presso il Centro Studi Judicaria a Tione, a cui ne seguono altre due - nel 2001 e nel 2008, sempre presso il CSJ - nelle quali presenta opere a olio e acquerello in cui ricorrono frequenti i luoghi cari dell’infanzia, le vecchie case, le piazze, gli angoli caratteristici di Tione e dintorni.
Il desiderio è quello di riscoprire l’identità e l’antica vitalità dei luoghi, di ritrovarvi emozioni e atmosfere perdute e ristabilire un rapporto con il presente, un dialogo intimo e diretto con l’anima delle cose.
Nel corso degli anni partecipa a diverse mostre collettive, specialmente in ambito provinciale. Nell’ultimo periodo si accosta anche alla pittura con i colori acrilici.
Oltre a dipingere Gianpaolo ama scrivere: con Edizioni del Faro di Trento ha pubblicato due romanzi, La linea rossa (2018) e Ciao prof (2021): il primo racconta dell’amicizia e dell’amore, motori preziosi e insostituibili delle nostre esistenze, il secondo del complesso ma affascinante mondo della scuola.
 

Luigi Bevilacqua, L’Acqua, 2023.
 
 Luigi Bevilacqua (1934-2023)  
Si esprime prevalentemente con la tecnica della tempera, servendosi anche degli antichi, pregiati collanti all’uovo e alla cera, e recentemente della resina Acryl.
Usa l’acquerello per descrizioni sommarie in preparzione dei suoi lavori alla tempera.
Scrive di lui Mario Cossali: «Dipinge cercando il sapore delle cose, rivelandone il segreto che le rende uniche ed irripetibili, anche se ci appaiono come protagoniste di una supposta normalità già vista e già esperita. Questa pittura solleva il velo che copre il profilo degli oggetti e ce li restituisce come vivaci e insieme misteriose apparizioni».
 
 Chiara Boratti  
Nasce nel 1973 a Rovereto, studia grafica pubblicitaria all’Istituto d’Arte Fortunato Depero di Rovereto; in seguito frequenta l’Accademia di Belle Arti di Verona. Sposata con quattro figli, nel 2013 insieme ad alcuni artisti di Nomi forma il gruppo Amanti dell’Arte.
Dal 2016 al 2018 è nel Gruppo Studio Arti Visuali di Trento sotto la direzione artistica di Bruno Degasperi, partecipando a diverse collettive. Fra le sue realizzazioni, il marchio per la Casa di Riposo dell’Opera Romani a Nomi.
 

M.A. Marisa Brun, Sul piatto azzurro del cielo, 2022.
 
 M.A. Marisa Brun  
Fin dalle prime esperienze artistiche degli anni ’70 le sue opere vengono segnalate per una innovativa ricerca sulle tecniche utilizzate, meritando attenzione da parte della critica e significativi riconoscimenti.
Da tempo la sua attività è volta alla realizzazione di opere che si distinguono per l’utilizzo di una originale e personale tecnica a base di terre fresate dove realizza il recupero di immagini, atmosfere, poesia... scavando nella materia cromatica con mezzi meccanici, con movimenti sinuosi, apparentemente decorativi, con l’effetto di creare masse e volumi di esasperata efficacia.
È inserita nell’Archivio Artisti Trentini del Mart di Rovereto e nel sito Archivi/Arte della Regione Trentino A/A. È presente in Catalogo Arte Contemporanea Artisti e opere Trentino A/A e Friuli V/G, in L’Arte nel Trentino dall’Ottocento alla Contemporaneità, in Collezione Opera d’Arte della Regione Trentino A/A a cura di M. Scudiero, in Monografia e Bottega d’Artista a cura di Renzo Francescotti.
Ha presentato le sue opere in Fiere d’Arte nazionali e internazionali, in numerose mostre personali, collettive e manifestazioni di vario genere. Il Comune di Trento ha patrocinato la sua Mostra Antologica in Trento nelle sale di Torre Mirana a Palazzo Thun. Si è occupata di organizzazione della Cultura con la cogestione della sua Galleria Quadri Arte in Trento, della mostra della rassegna annuale ‘Arteterlago’ in Terlago; ha coordinato la Sezione Arti Visive del Gruppo Alunni delle Muse di Trento.
Ha fatto parte di alcune associazioni d’Arte locali e dal 2008 è socia attiva di UCAI Trento.
 

Carla Caldonazzi, La Sorgente di Gedeone, 2023.
 
 Carla Caldonazzi  
Negli anni ’70 inizia la sperimentazione pittorica presso il Gruppo Studio Arti Visuali di Trento con la direzione artistica di Mariano Fracalossi. La sua prima mostra personale è del 1984 presso la Galleria Fogolino di Trento.
Successivamente personali a Caldonazzo, Riva del Garda, Trento, Mestre, Venezia, Innsbruck, Hermosillo (Mexico).
Fa parte del gruppo di artisti trentini La Cerchia, di cui è stata presidente, e dell’UCAI Trento.
Molte le sue partecipazioni a collettive in Italia e all’estero (Messico, Brasile, Cile, Argentina, Paraguay, Stati Uniti, Canada, Germania, Austria, Spagna, Belgio).
 
 Rita Cench  
Nasce a Rovereto nel 1952, vive a Nomi. Fin da bambina, è attirata dalle varie espressioni artistiche visive; asseconda nel tempo questa inclinazione con un libero percorso, visitando con costanza mostre, sia locali che internazionali, e fiere, entrando in contatto con personalità artistiche, attraverso incontri o corsi, nell’ordine: Cirillo Grott, Pino Cestari, Toni Gross, Mariuccia Spagnoli, Carlo Adolfo Fia. Dal 2012 fino ai giorni nostri, continua la sua ricerca nel «Gruppo Studio Arti Visuali 2001» sotto la guida artistica di Bruno Degasperi.
È cofondatrice, nel 2013, del gruppo «Amanti dell’arte» di Nomi.
È Membership del Mart di Rovereto. Dal 2014 è membro della sezione UCAI Trento.
 
 Mirta De Simoni Lasta  
Dal 1975 espone la sua ricerca in Italia, Europa, America, Singapore ed Emirati Arabi. Frequenta corsi all’Accademia internazionale di Salisburgo alla guida degli artisti cinesi Zhou Brothers e soggiorna al Landes Atelier internazionale di Salisburgo.
Partecipa su invito al simposio CEI «100 anni di biennale e di cinema - la presenza della Chiesa» a Venezia.
Per sei edizioni è presente su invito al Convegno Internazionale «Arte, Architettura, Liturgia. Esperienze internazionali a confronto» organizzato dalla CEI e dal Patriarcato di Venezia nell’ambito della Biennale di Venezia.
È accademico di merito dell’Accademia de I 500 di Roma. Partecipa al corso di specializzazione: «Il progetto architettonico e la composizione artistica ed iconografica al servizio della liturgia».
È presente nelle rassegne provinciali nel 1995-96 e «Situazioni-Trentino Arte 2003» al Mart.
Su invito partecipa in team a concorsi CEI e realizza opere per edifici sacri. Suoi il setto absidale, la Croce gloriosa e l’intervento artistico a sostegno della Madonna nella chiesa di S. Caterina a Rovereto sulla Secchia (MO).
Alcune sue opere sono diventate copertine dei libri pubblicati dallo scrittore regista Paolo Damosso: «Romanzo d’Amore. Mario Borzaga» (ed. S. Paolo) e «Adele. La Storia e la Vita» (ed. Effatà).
 
 Teresa Delaiti  
Nata nel 1953 a Rovereto, vive a Pomarolo dove realizza le sue opere nel suo «Atelier».
Da sempre affascinata all’arte pittorica studia le varie tecniche con corsi che spaziano dal disegno alla pittura, in particolare presso la «Scuola d’arte De Boni e Martini» con gli insegnamenti del maestro Umberto Savoia.
Trova nella pittura ad olio lo strumento per esprimere al meglio la sua creatività.
Ha partecipato nel tempo a diverse mostre collettive e personali, in vari luoghi a livello regionale e nazionale: a Palazzo Libera di Villa Lagarina, a Trento al Palazzo della Regione e Sala Thun di Torre Mirana, a Rovereto presso la sala lras Baldessari e Casa Antonio Rosmini, a Riva del Garda presso la Sala Craffonara, a Milano e Bergamo.
Da alcuni anni è membro di UCAI Trento e fa parte del gruppo «Amanti dell’arte» di Nomi.
 
 Tullia (Lula) Fontana  
Frequenta l’Istituto d’Arte di Trento, prosegue i suoi studi a Venezia presso il Magistero e infine all’Accademia di Bella Arti.
Qui si diploma, con il massimo dei voti, sotto la guida di Giuseppe Santomaso nel corso di pittura, di Arnaldo Battistotti e Mauro Guadagnino nel corso di incisione.
Partecipa a varie mostre collettive di livello nazionale, conta al suo attivo diverse personali.
È stata insegnante di educazione artistica presso la Scuola Media di Grigno, Borgo e Roncegno Valsugana.
Nel tempo libero organizza attività integrative nelle scuole e tiene corsi di arte.
Ultimamente si dedica alla pittura di icone, a volte anche rivisitandole ed interpretandole in modo personale.
Dal 2007 fa parte dell’UCAI Trento. Hanno scritto di lei: Rinaldo Sandri, Luciano Coretti, Renzo Francescotti e Nicoletta Tamanini.
 
 Maurizio Frisinghelli  
Nasce a Rovereto. Inizia la sua attività artistica sotto la guida di maestri aderenti a diverse esperienze artistiche e culturali.
Si dedica successivamente all’incisione e poi alla scultura. Per i suoi lavori utilizza ceramica, bronzo, terracotta, legno, mosaico anche abbinati assieme.
Espone dal 1972. Ha al suo attivo innumerevoli mostre sia personali che collettive in Italia e all’estero.
Partecipa all’attività dell’UCAI con la sezione di Trento della quale è socio dal 1995. Consegue il Master di 1° livello in «Architettura, Arti Sacre e Liturgia» presso l’Istituto Regina Apostolorum di Roma nell’anno Accademico 2007-2008.
Sue opere sono collocate in luoghi pubblici in diverse località del Trentino, in Chiese dell’Emilia Romagna e della Sicilia.
 
 Udalrico Gottardi  
Nasce a Tione nel 1950, frequenta dapprima la Scuola Professionale ENAIP a Tione conseguendo il Diploma di Congegnatore Meccanico. Segue un corso serale di Cesellatore in Rame all’INIASA a Trento alla fine degli anni ’60. Successivamente si iscrive all’Istituto Statale d’Arte «Alessandro Vittoria» di Trento, diplomandosi Maestro d’Arte nella sezione Arte dei Metalli.
Già insegnante di Educazione Artistica nella Scuola Media, si dedica al disegno dal vero utilizzando – oltre alle matite – la penna BIC. La sua grande passione è la fotografia.
Ha sviluppato e approfondito tecniche di ripresa fotografica, sia in analogico che ora in digitale, e tiene corsi per adulti all’Istituto Guetti di Tione. Conta al suo attivo numerose mostre collettive e personali.
Giornalista pubblicista dal 1993, è promotore di Circoli Fotografici. È membro attivo di diverse attività di volontariato e presidente di AVULSS ODV Tione.
 
 Silvio Magnini  
Nasce a Vermiglio nel 1946. L’interesse e la passione per la pittura è un talento innato che matura negli anni.
Partecipa attivamente in diversi gruppi formativi di grafica, incisione, tempera, acquarello, olio, mosaico e tecnica su vetro, sperimentando tecniche che utilizza anche nella vita professionale (per esempio per stimolare la creatività delle persone anziane nell’attività ricreativa in casa di riposo), prima come animatore culturale alla casa di riposo (RSA) di Trento e quindi come direttore alla casa di riposo (RSA) di Lavis.
Dal 1998 fa parte del «Gruppo Studio Arti Visuali 2001» di Trento di cui è stato vicepresidente fino al 2007, gruppo guidato dai maestri prof. Mariano Fracalossi prima ed ora dal prof. Bruno Degasperi dell’Istituto d’Arte di Trento. Oggi fa parte della Cerchia e dell’UCAI Trento. In questo ambito ha potuto partecipare a diverse mostre espositive personali e collettive prevalentemente in ambito locale.
 

Mastro 7, Fonte Battesimale, 2000, bozzetto con smalti a gran fuoco.
 
 Mastro7 (Settimo Tamanini)  
Dal 1957 esplica la sua passione per i metalli preziosi plasmando forme originali e uniche.
Si accosta all’arte del cesello nella bottega del maestro Vittorio Benetti e all’Università popolare di Trento frequenta i corsi dei pittori-incisori Remo Wolf e Gino Novello.
Nel 1970 a Mattarello apre uno studio-laboratorio. Si fa creatore di gioielli e di monili in oro e platino ed è presente alle sfilate di alta moda. Riprende la tradizione degli smalti a fuoco su argento e oro.
Nel 1999 frequenta il Corso di formazione indetto dall’Arcidiocesi di Trento «Il Progetto Architettonico e la Composizione artistica ed iconografica a servizio della liturgia» e nel 2000 si incammina in un percorso spirituale e spaziale, per creare opere in rame puro soffiato a fuoco e fiammato.
Partecipa a numerose esposizioni in regione, in Italia (Arco, Campo Tures, Cortina d’Ampezzo, Livinallongo, Lovere, Mattarello, Milano, Monza, Roma, Pieve di Ledro, Segonzano, Trento...) e nel mondo (Kyoto, Hannover, Johannesburg, New York, Oradea Tokyo).
È inoltre creatore di diversi simboli creati per particolari manifestazioni, Enti ed Istituzioni nazionali e internazionali.
 

Marco Morelli, Acque Nella Bibbia, 2023, mosaico di ceramiche.
 
 Marco Morelli  
Sacerdote dal 1967, già insegnante di Storia dell’Arte, poi di Filosofia e Storia nei Licei, lavora come scultore da oltre quarant’anni, con più di ottocento opere in legno, terracotta, bronzo e marmo, presenti in chiese, banche, piazze e case private, con decine di mostre collettive e una ventina di personali.
 
 Angelo Orlandi  
Scultore, pittore, nato a Limarò di Lomaso nel 1943, trascorsa l’infanzia a Villa Banale, dal 1984 ha il suo atelier a Lavis, ove vive. Frequenta la scuola di scultura presso l’Istituto Artigianelli di Trento, poi l’Istituto d’Arte a Pozza di Fassa; abilitazione presso l’Accademia di Brera.
È stato insegnante di Discipline Plastiche ed Educazione Visiva presso gli Istituti Statali d’Arte di Gargnano del Garda e Trento.
Ha allestito mostre personali in Italia ed all’estero e partecipato a numerosissime mostre collettive.
È stato incoraggiato ed apprezzato dal Maestro Pietro Annigoni. Ha affrescato varie chiese ed edifici nel Trentino.
 

Lina Pasqualetti Bezzi, L’Acqua, 2023.
 
 Lina Pasqualetti Bezzi  
Nata in Alto Adige, da tempo risiede e lavora a Trento. Conclusi gli studi a Venezia, ha insegnato discipline artistiche nelle Scuole e Istituti di 1° e 2° grado.
Ha tenuto seminari didattici di aggiornamento per l’educazione all’immagine in accordo con il Provveditorato agli Studi.
Ha fatto parte del corpo docente dell’Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale di Trento.
È presidente fondatore del Gruppo acquarellisti trentini (GAT). Molteplici le sue mostre personali e collettive in Italia ed all’estero.
 
 Giuliana Pojer  
Nata in Valle di Cembra, dove vive e lavora. Diplomata all’Istituto d’Arte, approfondisce negli ultimi anni le tecniche grafico-pittoriche, dalla incisione calcografica nei suoi diversi aspetti, alla pittura ad olio, l’utilizzo delle terre, la materia acrilica, e in particolare l’acquerello.
È membro dell’UCAI sezione di Trento e partecipa all’attività di altri gruppi d’arte in Trento.
 
 Rita Savino  
Diplomata in Tecnico dei servizi sociali, diplomata in Addetta alla Ristorazione come cuoca, Operatrice dei servizi Sanitari, lavora da 30 anni come decoratrice presso la Distilleria Marzadro, nascendo come autodidatta nel decoro e nella pittura.
Nata nel 1972 a Rovereto, coltiva l’amore per l’arte pittorica, partecipando negli ultimi 5 anni a mostre collettive nel nostro territorio.
Conta al suo attivo la partecipazione a diversi corsi con grandi maestri, come De Carli, De Gasperi, Ceramiche Leonardi, gestendo anche un laboratorio di terracotta dal 2000 al 2006, attualmente alunna del Maestro Albert Dedja.
 
 Camilla Tosetti  
Nata a Brescia nel 1948, frequenta la scuola d’arte e partecipa a diversi concorsi pittorici, mostre collettive e corsi serali.
Nel 1978 si sposa e si trasferisce a Rovereto, dove frequenta i corsi serali del maestro Pino Cestari, figura fondamentale per la sua formazione.
Attualmente segue i corsi di acquerello sotto la guida di Raffaella Baldessari.

Daniela Larentis – [email protected]