Premiazione «Tutti nello stesso piatto» 2015
Vincono Ex Aequo i lungometraggi Good things await di Phie Ambo (Danimarca) e Imaginary Feasts di Anne Georget (Francia-Belgio)
La giuria del concorso internazionale Tutti nello stesso piatto, composta da Katia Bernardi regista e presidente giuria, Gianluigi Bozza critico cinematografico, Diego Cutilli regista, Michele Trentini regista, Gianluca Colla fotografo National Geographic e Beatrice De Blasi direttrice artistica del festival, sottolinea la capacità dei film in competizione di essere un ottimo spunto di riflessione e uno sguardo attento sul contemporaneo, sapendone cogliere contraddizioni e criticità, evidenziando problematiche che spesso sfuggono all’informazione ufficiale.
Premiazione Tutti nello stesso piatto 2015, vincono Ex Aequo i lungometraggi
Good things await
di Phie Ambo, paese di produzione Danimarca, 95’
Imaginary Feasts
di Anne Georget, paese di produzione Francia e Belgio, 70’
Vince il premio per il miglior lungometraggio sul Focus Culture del Cibo:
The Birth of Saké
di Erik Shirai, paese di produzione Giappone, 94’
2 Menzioni speciali della Giuria dei professionisti del Festival per:
Soul of a banquet
Di Wayne Wang, paese di produzione Stati Uniti, 78’
Cooking up a tribute
Di Andrea Gómez e Luis Gonzalez, paese di produzione Colombia, Perù, Messico, Stati Uniti e Spagna, 87’
Vince il Cortometraggio Best short documentary
Sunflower seeds
di Antonis Tolakis, paese di produzione Grecia, 31’50’’
Best documentary on human rights
Walls and the Tiger, di Sushma Kallam
Menzione speciale della Giuria di Amnesty per
Between The devil and the Deep
Premio del Pubblico per IL MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO a
HUMAN