«Itinerari Folk»: al via il 4 luglio nel cortile di Palazzo Thun

La 27ª edizione della rassegna musicale organizzata a Trento dal Centro S. Chiara rivolge la propria attenzione al mondo fantastico e variegato della cornamusa

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La rassegna «Otonerari Folk – Soffi d’ancia», che ci condurrà quest'anno nel mondo in larga parte sconosciuto della cornamusa, prenderà il via venerdì 4 luglio con il primo concerto che sarà ospitato nel Cortile interno della residenza municipale di Palazzo Thun, in via Belenzani a Trento.
Si tratta di una produzione esclusiva del Festival, che propone l’incontro di due grandi maestri della zampogna, Piero Ricci ed Emanuele Nico Berardi, con un quintetto d’archi tutto trentino, una costola dell’Ensemble Zandonai guidato da Giancarlo Guarino.
Passando dal barocco alla musica contemporanea, il concerto permetterà di scoprire le straordinarie potenzialità della zampogna, che nel suo sviluppo organologico è divenuta strumento polifonico di incredibile fascino.
Ascolteremo musiche tradizionali legate ai repertori del meridione d’Italia, brani di autori barocchi come Pachelbel, Haendel e Corelli e, passando alla dimensione contemporanea, brani del compositore argentino Alberto Bustos, oltreché degli stessi Ricci e Berardi.
 
Piero Ricci – ci informa il curatore della rassegna, Mauro Odorizzi – è senza dubbio il nome più prestigioso e simbolico della rinascita della zampogna italiana. Con l’inventiva del maestro artigiano, da profondo conoscitore dello strumento popolare (la zampogna era strumento suonato in famiglia) ha saputo costruire uno strumento completo, più ricco sia dal punto di vista armonico che melodico, definito la «migliore cornamusa al mondo».
Queste innovazioni hanno aperto nuovi orizzonti ad uno strumento ancora troppo spesso penalizzato da vecchi cliché.
E per Piero Ricci, riconosciuto nel mondo tradizionale come un’autorità, si è aperta la anche la possibilità di collaborazioni nell’ambito della musica classica, tra cui si ricorda quella con il maestro Riccardo Muti al Teatro della Scala di Milano nell’opera «Nina» di Giovanni Paisiello.
Emanuele Nico Berardi, già docente di fiati popolari al Conservatorio «Tito Schipa» di Lecce, è un musicista pugliese curioso e versatile. 
 


Oltre alla zampogna, di cui è un interprete di primo piano, coltiva una passione per la musica sudamericana e per strumenti come il charango e la quena.
Ha collaborato con Horacio Duran Vidal, fondatore degli Inti Illimani, con il maestro Roberto de Simone, ed è componente del gruppo di Altamura Uaragniaun.
Ha registrato CD importanti come «La zampogna annunziatrice» e «Il Soffio dell’Otre» (quest’ultimo già presentato ad Itinerari Folk negli anni scorsi).
Per lui Alberto Bustos ha scritto espressamente la «Suite popolare», l’opera per zampogna e quintetto d’archi che verrà eseguita nel questo concerto.
I solisti dell’Ensemble Zandonai, sono un quintetto nato all’interno dell’omonima orchestra trentina appositamente per questo progetto dedicato alla zampogna.
Costituitosi nel 1995, l’Ensemble Zandonai ha acquisito negli anni una notevole esperienza internazionale anche attraverso prestigiose collaborazioni come quelle con la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestra da camera di Mantova, la Scala di Milano, l’Arena di Verona, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, «Europa Galante», Gomalan Brass, la Camerata Salzburg.
 
L’Ensemble Zandonai che realizza anche una propria stagione concertistica, ha prodotto CD e vari progetti artistici, sia coinvolgendo giovani esecutori, sia invitando musicisti di fama come Piernarciso Masi, Cecilia Gasdia, Giorgio Carnini, Stefan Milenkovic, il «Kapelle Trio», Chiara Tonelli, Johannes Peitz e Serguei Galaktionov.
Il concerto di venerdì 4 luglio, che inizierà alle 21.00 e prevede il pagamento di un biglietto d'ingresso del corso di 5 euro, vedrà sul palcoscenico allestito nel cortile interno di Palazzo Thun Piero Ricci (zampogna), Emanuele Nico Berardi (zampogna e strumenti etnici), Giancarlo Guarino (violino), Andrea Ferroni (violino), Luca Martini (viola), Stefano Guarino (violoncello) e Massimiliano Rizzoli (contrabbasso).