Se ne è andato l’attore Eli Wallach, il «Brutto» di Sergio Leone
È stato il caratterista più importante della storia del cinema – Aveva 98 anni

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Eli Herschel Wallach aveva 98 anni, essendo nato a New York il 7 dicembre 1915.
È stato un attore di formazione teatrale (ha recitato perfino Ionesco), ma deve la sua fama al cinema, dove ha all'attivo una carriera lunga oltre mezzo secolo, nella quale si è distinto per la sua attività di caratterista sotto la direzione di registi del calibro di Sergio Leone, John Huston , Alfred Hitchcock, John Sturges e Francis Ford Coppola.
Notevole è stato il suo contributo al successo internazionale di pellicole italiane tra gli anni sessanta e settanta, prevalentemente appartenenti al filone dello spaghetti western, genere nel quale è stato uno degli attori più richiesti ed incisivi.
Wallach si era laureato in Storia alla University of Texas di Austin nel 1936 e aveva ottenuto due anni dopo il Master professionale in educazione al City College di New York.
Durante la seconda guerra mondiale prestò servizio come sergente nell'esercito statunitense.
Giunto al teatro tardi, nel 1946, Wallach appartiene alla generazione di interpreti formatasi all'Actors Studio sulla versione americana del «sistema» di Kostantin Stanislavskij.
S'impose nel 1951 con La rosa tatuata di Tennessee Williams e ottenne numerosi altri successi sulle scene, da La casa da tè alla luna d'agosto di John Patrick al Rinoceronte di Eugene Ionesco e alle commedie di Murray Schisgal.
Debuttò sul grande schermo in Baby Doll (1956) e durante la sua lunga carriera ha affrontato importanti ruoli in film di prestigio come I magnifici sette (1960), Gli spostati (1961), Il buono, il brutto, il cattivo (1966) Pazza (1987), Il padrino - Parte III (1990), L'amore non va in vacanza (2006), New York, I Love You (2009) e Wall Street: il denaro non dorme mai (2010).
Sposato dal 1948 con l'attrice Anne Jackson, imparò l'italiano durante le riprese dei numerosi film realizzati in Italia, dove divenne famoso soprattutto per l'interpretazione del personaggio di Tuco in Il buono, il brutto, il cattivo.
Nel 1970 partecipò alla campagna no profit statunitense «Love. It Comes in All Colors» contro il razzismo realizzata dal National Urban Coalition.
Ancora attivo in numerosi cameo e partecipazioni come guest star nelle serie tv (nel 2010 ha ricevuto una nomination agli Emmy Award per la partecipazione ad un episodio della serie televisiva Nurse Jackie), nel 2011 è stato premiato con l'Oscar alla carriera.
È scomparso a New York il 24 giugno 2014. Aveva 98 anni.
È stato il più grande caratterista della storia del Cinema, interpretando sempre parti di assoluto rilievo, anche se mai quella dell’eroe.
Ne I Magnifici 7 era Calvera, il predone, ne Il buono il brutto e il cattivo era il brutto, anche se avrebbe preferito essere il cattivo, ne L’amore non va in vacanza recitava in sostanza se stesso. E aveva già superato i 90 anni.
Nella sua vita ha interpretato i più feroci malandrini, ma nella vita era un uomo mite e amabile, come negli ultimi film girati nella sua vita.
Si ringrazia Wikipedia per le informazioni e per le foto che ci ha lasciato attingere.