Trento, realizzazione di un percorso ciclopedonale
lungo via Castel di Pietrapiana da Villazzano a via alla Cros
L’obiettivo primario di questo tipo di opera è contribuire alla diffusione dell’uso della bicicletta come mezzo di locomozione.
Nell’ambito del piano generale delle piste ciclabili il percorso di collegamento tra Villazzano e Povo costituirà un potenziale asse portante ciclabile nella zona est della città ed al contempo consentirà la connessione tra la rete ciclabile a sud del capoluogo, che in Madonna Bianca arriva a collegarsi direttamente al percorso di progetto, nonché il raggiungimento di una serie di altri percorsi.
Descrizione dell'opera
Il progetto prevede la collocazione del tracciato ciclopedonale, per un primo tratto verso Povo, sul lato a monte di via Castel di Pietrapiana in ampliamento del marciapiede esistente, portandolo ad una sezione di larghezza minima pari a 3 metri e mezzo con una leggera traslazione verso est della carreggiata stradale, la cui sezione viene regolarizzata a 7 metri complessivi.
La traslazione della strada provinciale nel primo tratto, fino ai campi da calcio prima dell’incrocio con via alla Cros, avviene quindi verso valle, con uno spostamento di circa 2 metri (corrispondente all'ampliamento del marciapiede esistente, che misura circa 1,20 metri di larghezza).
All'altezza dei campi da calcio la strada provinciale di progetto torna sul sedime esistente, su cui si mantiene fino al termine del tratto (verso Villazzano).
In corrispondenza del golfo per la fermata degli autobus, subito dopo l'incrocio su via alla Cros, la ciclabile occupa parte dello spazio attualmente destinato ad aiuola stradale: non cambia pertanto l'assetto del golfo e della fermata bus, mentre viene limitatamente ridotto lo spazio retrostante, adibito a parcheggio.
Subito dopo il parcheggio è previsto un attraversamento stradale - con isola salvagente - del tracciato ciclopedonale che si sposta a valle di via Castel di Pietrapiana; l’attraversamento è posizionato in un tratto rettilineo, in modo da massimizzare la visibilità per ragioni di sicurezza. Il percorso ciclopedonale prosegue quindi, con le medesime caratteristiche, verso sud fino ad innestarsi sul percorso di Villazzano già esistente.
In corrispondenza del suddetto attraversamento si è ritenuto opportuno prevedere anche la realizzazione di un tratto di circa 41 metri di marciapiede sul lato opposto della ciclopedonale, per collegarsi e dare continuità ad un moncone di marciapiede esistente realizzato recentemente; il nuovo tratto avrà le medesime caratteristiche di quello esistente.
Nel tratto interessato dall’intervento è previsto l’adeguamento del sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche della piattaforma stradale, mediante la realizzazione di nuove caditoie.
Sarà realizzato inoltre un nuovo impianto di illuminazione unico per la strada e per la pista ciclopedonale, collocato a circa 50 cm dal limite della cordonata della pista ciclopedonale.
Analoga distanza verrà rispettata per la messa a dimora di una alberata di piante di media grandezza, con chioma compatta per non interferire con la viabilità.
Costo dell'opera
Mezzo milione di euro; il tempo previsto per la realizzazione è di 240 giorni naturali e consecutivi dalla data di consegna dei lavori.
Caratteristiche tecniche
Nel tratto in progetto il percorso ciclopedonale si estende per circa 450 metri. La sua larghezza minima è di 3,50 metri.
La nuova sede della pista ciclopedonale è prevista rialzata rispetto alla carreggiata stradale della S.P.204, delimitata da una cordonata in cls di altezza 12 cm.
Per garantire la sicurezza del percorso, le regole di buona progettazione suggeriscono di evitare il diretto contatto fra pista ciclabile e strada quando si è in presenza di cordoli, per non trarre in inganno l'utilizzatore con conseguente possibili incidenti; a tal fine è opportuno delimitare la sede di percorrenza in modo ben definito, mediante aiuola, manufatto invalicabile, transenna o barriera, riga bianca o cambio di pavimentazione.
Nel progetto si è scelta la soluzione di affiancare alla sede ciclopedonale una serie di alberature in griglie, alternate ai pali dell'illuminazione, che occupano i primi 50 cm del percorso.
Si prevede una pavimentazione in conglomerato bituminoso, che si è ritenuta preferibile rispetto ad altre soluzioni perché la durezza ne favorisce la stabilità e la compattezza, evitando ghiaie sciolte con relativi rischi di cadute e forature; la resistenza consente inoltre, dove occorre, il transito di veicoli leggeri per sistemazioni. Inoltre, tale tipologia di pavimentazione richiede interventi di manutenzione meno frequenti.
Per quanto riguarda le rampe di progetto a lato della carreggiata, queste sono previste in terra, sulla quale si procederà alla semina a spaglio di sementi di prato stabile, per favorire l'inerbimento delle stesse.
Per un contenimento dei costi, la pista ciclopedonale e la carreggiata manterranno la livelletta attuale, i terreni adiacenti verranno rialzati dello spessore che serve per la conseguente formazione del cassonetto stradale, per il quale si prevede in ogni caso una “cucitura” con la fondazione esistente in caso di traslazioni del sedime stradale.
Laddove l'inserimento del tracciato ciclopedonale o la traslazione della strada provinciale rendono necessario lo spostamento di muri esistenti, si è utilizzato il criterio (trattandosi spesso anche di brani di muri più ampi) di intervenire ricostruendo su altro sedime il muro come esso è, in calcestruzzo a vista o in pietra naturale (prevalentemente in conci non squadrati di verdello).
In particolare, si prevede la realizzazione di 4 muri di sostegno in c.a. sul lato di valle e di uno sul lato di monte, immediatamente a sud dell’area di parcheggio esistente, quest’ultimo costituito da una paratia di pali trivellati accostati del diametro di 300 mm, rivestiti da un paramento in pietra naturale.