Il libro storico della settimana – Di Guido de Mozzi
Titolo: La strana guerra. 1939-1940 quando Hitler e Stalin erano alleati e Mussolini stava a guardare Autore: Petacco Arrigo Editore Mondadori 2008 Pagine 204, illustrato e rilegato

IL CONTENUTO
Al principio la definirono «strana guerra». Era cominciata il 1°
settembre 1939, dopo che Francia e Inghilterra avevano aperto le
ostilità contro la Germania, impadronitasi di mezza Polonia, non
contro l'URSS, che si era presa l'altra metà. L'esercito francese,
considerato il più forte del mondo, cui si era aggiunto il corpo di
spedizioni britannico, era schierato dietro la linea Maginot
(anch'essa la più forte del mondo). Quello tedesco, molto più
debole poiché il grosso era impegnato in Polonia, stava dietro la
linea Sigfrido. Ma per mesi non si sparò un solo colpo: entrambi
gli schieramenti facevano il possibile per non irritare il nemico.
Evidentemente aspettavano qualcosa. Ma cosa? A dicembre il cannone
cominciò a tuonare, ma molto più lontano, nel profondo Nord: era
scoppiato il conflitto russo-finnico, che si rivelò subito una
guerra «vera». Tutti i corrispondenti accorsero in quelle gelide
terre, e per qualche tempo si ebbe l'impressione che il destino del
mondo fosse in gioco lassù e non lungo la linea Maginot. Accadde
cosi che gli occidentali fecero più sforzi per salvare la Finlandia
che non l'alleata Polonia. Anche l'Italia, con grande dispetto di
Hitler si unì alla crociata antibolscevica. Cosa stava dunque
accadendo? Erano diventati tutti pazzi? Arrigo Petacco torna a
occuparsi di storia contemporanea in un saggio che svela come in
quei mesi in molti ambienti politici ed economici occidentali il
nemico da battere era Stalin, e non Hitler.
IL COMMENTO
Come sempre Arrigo Petacco non tradisce mai. In qeusato caso ha
descritto con dovizia di particolari interessantissimi i primi mesi
della Seconda guerra mondiale, quando ancora poteva essere salvata
la pace. Le invasioni lampo della Polonia, il patto con Hitler,
l'invasione di Danimarca e Norvegia, la bliz Krieg in Francia, il
cui successo ha spinto Mussolini ad entrare in guerra.
Molti i particolari che non conoscevo, quali ad esempio che
l'invasione della Norvegia avesse preceduto di un giorno (o forse
meno) quella britannica o il piano strategico per piegare la
Francia in pochi giorni. Si comprende con Petacco la genialità
strategica di Hitler e dei suoi generali allora ancora sconosciuti
come Guderian o Rundstet o Rimmel.
Utile da leggere per imparare una volta per tutte come la Seconda
guerra potesse essere fermata e nessuno abbia neanche provato a
farlo.