Londra «sposa» il Prosecco – Di Giuseppe Casagrande

Secondo il sito Wedding Planning Hitcheld i novelli sposi inglesi preferiscono le bollicine italiane allo Champagne. E non solo per i motivi economici

Gli sposi britannici amano brindare con il Prosecco made in Italy.
 
In questi giorni torna di moda una parola che noi italiani avevamo dimenticato: l'austerity. Ci era stata imposta dal governo Rumor nel dicembre del 1973 per ridurre i consumi energetici in seguito alla crisi petrolifera.
Drastica fu la misura adottata: il divieto di circolazione nei giorni festivi dei mezzi privati, pena pesanti sanzioni amministrative fino ad un milione di lire.
Per gli spostamenti domenicali i cittadini ripiegarono sul trasporto pubblico, bus turistici e sull'uso della bicicletta.
Quest'anno, perdurando la guerra in Ucraina, l'austerity è legata all'aumento vertiginoso dei prezzi del gas, dell'elettricità, della benzina, delle materie prime in genere e di conseguenza all'impennata dell'inflazione.  
 
 Macron: «È finita pacchia. Dovremo cambiare stile di vita»  
«È finita la pacchia» – ha dichiarato il presidente francese Macron. E ha aggiunto: «Dovremo cambiare stile di vita: meno spostamenti, meno spensieratezza. La guerra ci impone nuovi sacrifici.»
Dello steso avviso il cancelliere tedesco Scholz che a partire dal 1° settembre ha deciso di spegnere le insegne di bar e negozi dalle 22 alle 6 e così pure l'illuminazione notturna di castelli, chiese ed edifici pubblici tranne gli ospedali.
Anche per quanto riguarda il riscaldamento la Germania teme un inverno al freddo e al gelo con i termosifoni che non potranno superare i 18-19 gradi.
Probabilmente, perdurando la crisi energetica, nelle prossime settimane dovrà intervenire anche il governo italiano.
 

 
 Preoccupazione anche in Italia, in Europa e in Gran Bretagna  
La preoccupazione per l'attuale situazione non riguarda solo l'Italia e l'Europa comunitaria, ma anche la Gran Bretagna.
Pesanti i contraccolpi nel Regno di Sua Maestà per l'impennata del costo della vita causato soprattutto dall'aumento vertiginoso delle bollette: gas ed elettricità.
La crisi si riflette anche sugli eventi conviviali e sui cosiddetti beni voluttuari. L'esempio più eclatante è quello legato ai matrimoni.
L'agenzia matrimoniale Wedding Planning Hitcheld ha reso noto che da qualche tempo in Gran Bretagna nel giorno del «big day» la maggioranza delle coppie non sceglie più per il brindisi il tradizionale Champagne, ma le bollicine italiane, il Prosecco in particolare.
Motivi economici? Poco meno della metà risponde sì, ma un terzo dice di preferirlo allo Champagne in assoluto per la sua piacevolezza.
 

 
 Il Prosecco con il suo «appeal» traina anche gli altri vini italiani  
La popolarità del Prosecco, in Gran Bretagna, nonostante la Brexit, la pandemia e la guerra in Ucraina, registra ormai numeri da primato e sta trainando con il suo «appeal» (vedi il boom degli spritz) anche gli altri vini italiani.
Ed è boom, soprattutto a Londra, anche per il Prosecco in versione rosé.
 
Altro dato interessante riguarda TikTok, dove spopola l’hashtag #ChampagneTower, 30 milioni di visualizzazioni. Un trend che non trova però riscontro nella vita reale: solo il 6% degli sposi prende in considerazione l’idea di una Champagne Tower in stile «Il grande Gatsby» per il proprio matrimonio.
Anche perché, dopo il boom dello scorso anno, quando la spesa media per il banchetto di nozze schizzò del 20% sul periodo prepandemico, con una media di 4.680 sterline, l'inflazione, la crisi economica, l'incertezza per il futuro spingono alla prudenza e... al Prosecco.

E allora in alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande – [email protected]