Intensa attività per i reparti sportivi di alta montagna di Aosta

«Fuga e ritorno» per il Centro Addestramento Alpino, sul versante sud delle Petites Jorasses su parete verticale e in diedro

Nel periodo dal 30 luglio al 5 agosto scorso, il 1° Caporale Maggiore Marco Farina e il Caporale François Cazzanelli hanno aperto una nuova via, denominata «Fuga e ritorno», sul versante sud delle Petites Jorasses, una zona selvaggia e di difficile accesso, immersa in un ambiente straordinario di alta montagna.
«Fuga e ritorno» è una via completa e varia, che presenta passaggi particolarmente difficili in fessura, su parete verticale e in diedro [il diedro è costituito dall'incontro tra due piani diversi di roccia, che formano un angolo di ampiezza variabile e assomiglia idealmente ad un libro parzialmente aperto], pari al grado 7°+/6B obbligatorio.
La via, il cui attacco si trova ad una quota di circa 3.000 metri, è stata aperta completamente dal basso in circa due giorni e si sviluppa per 270 metri e 8 lunghezze di corda complessive.
 
Nello stesso periodo, il Caporale Maggiore Scelto Marco Majori, in compagnia di una Guida Alpina valtellinese, ha compiuto l’ascensione al Grand Pilier d’Angle lungo la via «Divine Providence», completando l’impegnativo itinerario con la salita alla vetta del Monte Bianco (4.810 metri).
La via «Divine Providence» è ritenuta una tra le più difficili vie di alta montagna di tutte le Alpi, perché alterna le caratteristiche di una via di misto roccia/ghiaccio a quelle di una straordinaria via di roccia su granito con difficoltà obbligatorie elevatissime.
 
Le due importanti ascensioni evidenziano ancora una volta l’elevatissima preparazione e lo straordinario livello tecnico raggiunto dal personale del Gruppo di Alta Montagna del Centro Addestramento Alpino dell’Esercito.