Dal Giappone in visita in Provincia i piccoli calciatori di Nagoya
I 14 ragazzi, della Scuola del Milan, sono stati accolti dal consigliere Giovanazzi

Occhio a Takuru, perché un domani potremmo trovarcelo in campo al Meazza. Oppure potrebbe essere Seiya, oppure Keito o Hideki, il titolare del Milan di domani.
Stamattina le piccole speranze nipponiche del grande club calcistico italiano sono state ospiti del Consiglio provinciale, proprio com’era accaduto anche l’anno scorso.
L’occasione è il Torneo della Pace di Rovereto, che si disputa sabato e domenica prossimi: giocherà anche la rappresentativa anno 2002 della Scuola Calcio Milan di Nagoja, una città di 2 milioni e mezzo di abitanti.
In Trentino sono arrivati 14 ragazzini, un’entusiasta selezione dei 500 che frequentano i campi da calcio di Nagoja.
I simpatici ed educatissimi sportivi erano accompagnati dai loro «mister» e da Matteo Cont, trentino di Mattarello impegnato per conto del Milan Club proprio a Nagoja, dove prepara i 15 allenatori locali.
Gli ospiti – che domani saranno a Milanello e vedranno allenarsi l’undici di serie A – hanno ammirato la sala Depero presso il Palazzo della Provincia, hanno fatto la conoscenza con l’emiciclo del Consiglio provinciale, infine hanno visitato la Sala dell’Aurora di Palazzo Trentini, sede dell’assemblea legislativa.
Ad accoglierli ha pensato il consigliere provinciale Nerio Giovanazzi, che ha spiegato loro l’alto valore di istituzioni democratiche come quelle su cui può contare la nostra Provincia a Statuto speciale.
Loro hanno risposto intonando l’inno del Giappone.
Giovanazzi – che ha confessato la propria simpatia per i colori rossoneri – ha augurato ai ragazzi di fare bene all’imminente torneo lagarino, dopo l’amichevole vinta ieri contro il Riva del Garda.
A ciascun baby-calciatore il Consiglio ha donato uno zainetto «griffato», suggellando un’amicizia davvero speciale.