Vicenda marò – Il ministro degli Esteri Terzi si è dimesso
Il ministro della Difesa Di Paola avrebbe voluto dimettersi, ma «non abbandona la nave finché ci sono i marinai Girone e Latorre a bordo»
Colpo di scena alla Camera dei deputati. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi si è dimesso al termine della lettura della sua nota informativa.
In sostanza, il ministro di è dimesso perché ha sottovalutato la correttezza delle autorità indiane che hanno disatteso le promesse e le dichiarazioni fatte per avere nuovamente i nostri marò in India.
È caduto un po’ nella stessa trappola che aveva convinto il capitano della nave Enrica Lexie a fare rotta per il porto indiano.
Il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola ha difeso le proprie decisioni, dicendo che ha dovuto privilegiare le Istituzioni rispetto alle proprie emozioni.
Portato anche lui a dare le dimissioni spontanee, ha precisato che no le dà perché è un marinaio: «Non abbandonerò la nave finché ci sono i miei due marinai a bordo.»
Di Paola lascerà presto l’incarico a un suo successore, ma ha ancora qualche giorno per potersi far valere.
Noi apprezziamo la scelta di entrambi i ministri, che hanno pronunciato la propria memoria con le lacrime agli occhi, a segnare come la pressione emotiva vada ben più in là della semplice enunciazione dei fatti.
A questo punto ci attendiamo che il presidente del Consiglio Mario Monti vada in Parlamento a precisare anche lui la propria posizione.
Ad colorandum, alcune note sulle sue dimissioni date in Parlamento.
Anzitutto è il Parlamento italiano che gli ha dato la fiducia ed è lì che secondo noi doveva darle.
La Presidente della Camera (forse un po' mal consigliata), ha precisato che le dimissioni vanno formalizzate secondo una certa procedura, come se avesse scherzato. O come se la forma avesse più importanza della sostanza. O come se avesse avuto paura che ci ripensasse. Ovvio che poi vanno formalizzate.
Quanto al Presidente Napolitano, che ha trovato «irrituali» le sue dimissioni date in diretta, diciamo che le dimissioni di un ministro italiano sono generalmente irrituali. Anzi rarissime.