Caseificio di Fiavé: i soci approvano il bilancio, fusione più vicina
Da una perdita di 7,1 milioni di euro del 2008 passa a un utile di 120mila
«I numeri parlano chiaro - dicono
soddisfatti in Cooperazione, - e vanno tutti nella direzione del
consolidamento e della fiducia nel futuro. E la fusione con Latte
Trento ha imboccato finalmente la dirittura di arrivo.»
Oggi, all'assemblea dei soci del caseificio Fiavé Pinzolo Rovereto,
si respirava comprensibilmente aria nuova, in un clima positivo e
costruttivo, pur senza nascondere l'impegno straordinario per
l'attuazione del piano di rilancio che ha tolto la cooperativa
dalle secche in cui era finita a prezzo di grandi sacrifici e di
una radicale riorganizzazione.
Il 2009 è stato l'anno del grande cambiamento, con l'approvazione,
a marzo, del piano di salvataggio con l'acquisto da parte di
Cooperfidi di tutti gli immobili della cooperativa, ceduti poi in
affitto.
Da lì è cominciata una azione energica di messa in sicurezza dei
conti, che ha comportato diverse scelte sull'organizzazione del
lavoro, i contratti con il personale, la logistica, il
riposizionamento dei prodotti, avvicinando sempre di più Fiavé con
la cooperativa Latte Trento, di cui tutti oggi auspicano la
definitiva integrazione, diventata una esigenza
imprescindibile.
«È' giusto andare nella direzione dell'unità e del massimo grado di
integrazione - ha commentato Eugenio Schelfi - con il contenimento
dei costi, con la valorizzazione delle risorse strutturali,
industriali e umane cercando dapprima sinergie all'interno del
nostro territorio per poi estenderle il più possibile.»
Particolarmente significativa la presenza del nuovo presidente di
Sait Renato Dalpalù, alla sua prima uscita in questo ruolo, il
quale ha promesso impegno a valorizzare adeguatamente i prodotti
delle cooperative e a costruire progetti comuni.
Intanto i soci incassano i primi risultati del piano di rilancio:
nel 2009 hanno ricevuto mediamente per il latte conferito 0,385
euro al litro, con premi variabili a seconda della qualità.
Si tratta di una resa molto significativa e "molto superiore alle
più rosee previsioni", ha tenuto a sottolineare Eugenio Schelfi,
soprattutto se rapportata con il 2008, in cui la resa del latte era
sprofondata a 0,27 euro al litro.
Il balzo, un anno dopo, è del 45% in più, come ha ricordato il
direttore Sergio Paoli. Il valore della produzione è di 41,6
milioni di euro, con un utile di 120 mila euro (rispetto ai 7,1
milioni dell'anno precedente).
Anche per Paoli, direttore di entrambe le cooperative, la fusione è
diventata indispensabile, anche per dare il via ad una serie di
investimenti strutturali e produttivi programmati a Fiavé e
Rovereto, in grado di migliorare la qualità complessiva del
prodotto e razionalizzare i costi di produzione.
I nuovi consiglieri
Lo scorso anno il consiglio era stato completamente rinnovato e
snellito da 25 a 15 consiglieri, con 2 componenti esterni al mondo
zootecnico.
Ogni anno viene rinnovato per un terzo, quindi alcuni consiglieri,
estratti a sorte, sono già in scadenza. A questi si aggiungono
alcuni amministratori che si erano dimessi e che ora vanno
sostituiti.
Questi i nuovi eletti: per le Giudicarie Esteriori Ivan
Brena, Alessandro Carloni e
Giorgio Trentini, per la Rendena Fabio
Maffei, per la Vallagarina Roberto
Simonetti; i due consiglieri esterni al mondo zootecnico
sono Cristiana Angeli (Promocoop) e
Sergio Mondini (Cooperfidi).