Sviluppi indagine «Judicarien» dei carabieri di Riva del Garda
Sgominato un traffico di stupefacenti attivo tra le province di Trento e Brescia
Nuovi sviluppi nell’indagine «Judicarien» dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Riva del Garda, dipendente dalla Compagnia Carabinieri di Riva del Garda, dopo aver effettuato un’operazione di Polizia Giudiziaria che ha sgominato un traffico di stupefacenti attivo tra le province di Trento e Brescia. 10 le Ordinanze di Custodia Cautelare effettuate.
L’operazione denominata «Judicarien» è scaturita da controlli operati nella zone delle Valli Giudicarie, da qui il nome dell’operazione, e da successive attività informative svolte dai militari delle Stazioni presenti sul territorio.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento, nella persona del P.M. titolare dott. Davide Ognibene, è stata condotta effettuando attività tecniche che con sistemi tradizionali O.C.P. (Osservazione, controllo e pedinamento).
Sono in tutto i 58 le persone segnalate all’Autorità Amministrativa, in questo caso al Commissariato di Governo di Trento, per l’uso di sostanze stupefacenti, quegli stessi emersi dalle indagini che ha accertato più di 1100 cessioni di sostanze stupefacenti di tutti i tipi, dalla cocaina all’hashish e marijuana.
I più giovani sono 17enni, i più «vecchi» 35enni, ma l’età media si aggira comunque intorno ai 20/22 anni.
Tra di loro anche molti degli arrestati, che, oltre a spacciare, erano anche consumatori. Alcuni dei segnalati erano clienti assidui, con acquisti anche quasi quotidiani.
Il volume di droga sequestrato, 1 chilo e mezzo e quello accertato come spacciato, stimato in 2 chili di cocaina e 6 chili di hashish e marijuana danno la dimensione del giro d’affari, ma soprattutto della diffusione del fenomeno nel territorio delle Giudicarie.
Anche nell’anno in corso, come in quelli precedenti, sono molte le conferenze che i Carabinieri di della Compagnia di Riva del Garda, ma anche di tutte le Stazioni dipendenti, fanno, sia nelle scuole che presso enti pubblici aperte a tutti, per sensibilizzare studenti e genitori sul tema degli stupefacenti, come attività di informazione sui pericoli delle droghe che come attività di prevenzione.