Il nuovo Extra Brut Pisoni – Di Giuseppe Casagrande

Nasce dal nobile vitigno Pinot Bianco in purezza. Quattromila bottiglie che esaltano il terroir, il microclima della Valle dei Laghi e l'eleganza delle bollicine di montagna

La famiglia Pisoni: Andrea, Francesco, il patriarca Arrigo, Elio e Giuliano.
 
La Cantina Pisoni saluta il 2021 brindando con il nuovo gioiello della casa: il Pinot Bianco Millesimato Extra Brut, il sesto TrentoDoc della maison di Pergolese (Valle dei Laghi).
Quattromila le bottiglie prodotte, rare e preziose, che esaltano l'eleganza delle bollicine di montagna grazie a un microclima mediterraneo che fa di questo angolo di Trentino nel cuore delle Dolomiti di Brenta e a due passi dal Lago di Garda un unicum nel panorama vitivinicolo mondiale.
 
«Per il nostro sesto TrentoDoc abbiamo deciso di puntare sulla purezza di un nobile vitigno. Il nuovo prodotto infatti è il risultato della vinificazione in purezza del Pinot Bianco, unica varietà impiegata al 100%, da uve che abbiamo selezionato con estrema cura in vigneti di media altitudine sulle colline del Trentino, – ha commentato l’enologo Andrea Pisoni. Il nostro obiettivo era quello di valorizzare ed esaltare le caratteristiche varietali del Pinot Bianco.
«È stata una bella sfida, ma oggi possiamo dire con orgoglio di essere molto soddisfatti perché il prodotto è raffinato ed elegante.»
 
La famiglia Pisoni è tra i fondatori dell’Istituto TrentoDoc che nasce nel 1984 per tutelare, attraverso la creazione di un disciplinare, lo spumante metodo classico trentino.
La loro ormai quarantennale esperienza si esprime attraverso una gamma di pluripremiati e apprezzatissimi spumanti che, ora, si arricchisce del Pisoni Pinot Bianco Millesimato TrentoDoc a 4 anni dalla presentazione dell’ultimo Trentodoc, il Blanc de Noir.
La produzione del Pisoni Pinot Bianco Millesimato Extra Brut risponde ai criteri di produzione del metodo classico trentino. Dal 2018, annata di produzione, il nuovo Pinot Bianco Trentodoc ha riposato per un periodo di maturazione di 27 mesi sino alla fase della sboccatura avvenuta ad agosto 2021.
Le bottiglie di Pinot Bianco Millesimato Trentodoc sono state collocate in un ambiente naturale ricavato nella grotta scavata nella roccia, un tempo rifugio antiaereo della famiglia Pisoni, ad una temperatura costante tra i 12 e i 14 gradi.
 
Il remuage del Pinot Bianco Millesimato TrentoDoc viene eseguito completamente a mano e prevede la rotazione delle bottiglie, posizionate a rovescio sulle pupitres per un periodo di 22-24 giorni.
L’esecuzione del remuage in casa Pisoni avviene con quattro fasi di rotazione della bottiglia.
La prima è una rotazione in ottavi, la seconda una rotazione in sesti e le ultime due sono rotazioni in quarti. Il personale esperto disegna sul fondo della bottiglia un segno bianco, che come le lancette di un orologio ogni giorno segna per il giorno successivo il movimento da compiere.
Un tratto distintivo con il quale Pisoni ha deciso di caratterizzare la capsula. Inoltre il fondo della bottiglia resta segnato permanentemente da quel segno bianco e costituisce una garanzia per il Pisoni TrentoDoc.
 
L’importanza di un remuage eseguito a regola d’arte è visibile nell’ultima fase di produzione del TrentoDoc, la sboccatura o degorgement quando i lieviti che si sono accumulati nel collo della bottiglia, vengono espulsi velocemente.
Al vino viene poi aggiunta la liqueur d’expédition con la quale viene definita la rifinitura della personalità di ogni spumante TrentoDoc.
Al termine del processo di produzione, per ogni bottiglia di Pisoni Trentodoc saranno state eseguite 130 operazioni manuali.
 
 Alcune note di degustazione  
Il Pisoni Pinot Bianco Millesimato TrentoDoc è un vino fruttato con i tipici aromi varietali del Pinot Bianco. Il
colore è giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli. Il perlage è caratterizzato da un trionfo di esuberanti bollicine, sottilissime e persistenti.
Al naso si presenta con un’intrigante nota di pesca a pasta bianca e freschi sentori di melissa, pera, ananas, nocciola.
Al palato è delicato e morbido inizialmente, rivela poi una buona acidità che lascia in bocca una piacevole sensazione di freschezza grazie ad una perfetta armonia tra il corpo e l'acidità.
In alto i calici.

Giuseppe Casagrande – [email protected]