Cassa Rurale di Trento: in un anno non facile, bilancio positivo

Fracalossi: «La Rurale è solida, ma il tessuto economico è ancora debole»

La Cassa Rurale di Trento anticipa nelle 14 riunioni territoriali con i soci i principali indicatori economici/patrimoniali del 2014, in vista dell’assemblea di maggio.
Bagozzi: «Primi segnali positivi, la Cassa si conferma in utile in un contesto di mercato non facile.»
Fracalossi: «La Rurale è solida, ma il tessuto economico è ancora debole. Aspettiamo di vedere se i primi timidi segnali di ripresa rappresentano una reale inversione di tendenza.»

Prudenza e continuità. Garanzia per soci e clienti. Attenzione al territorio. Viaggia su tre direttrici il bilancio 2014 della Cassa Rurale di Trento.
In preparazione all’assemblea di maggio, la Rurale del capoluogo ha cominciato il «tour» sul territorio di incontro con i soci, ai quali ha anticipato i principali risultato di bilancio 2014.
«Le difficoltà economiche sono continuate e continuano – ha spiegato un prudente  presidente Giorgio Fracalossi – lo vediamo ogni giorno parlando con i nostri soci e clienti. La domanda di credito è ancora stagnante, pur con qualche distinguo, ad esempio sui mutui casa per le famiglie.
«Con una prudente e responsabile politica dei crediti, la Cassa Rurale di Trento è riuscita a esprimere risultati positivi.
«Siamo pronti a sostenere la ripresa, ma è ancora difficile capire se dai primi segnali di inversione di tendenza seguirà un reale consolidamento dell’economia.»
Esprime soddisfazione il direttore Giorgio Bagozzi, che invita comunque alla prudenza.

La raccolta complessiva ammonta a 1 miliardo 842 milioni di euro (+ 2,7%, di cui 1 miliardo 297 milioni di diretta e 545 milioni di euro di indiretta), 985 milioni di euro di impieghi (-3,2%).
Utile netto pari a 2 milioni 621 mila euro (+4,2%).
Patrimonio di vigilanza di 145 milioni di euro.
In flessione le «sofferenze nette», passate dai quasi 44 milioni del 2013 a poco più di 40 milioni del 2014, che corrispondono a circa il 4,4% del totale dei crediti; risultato possibile solamente grazie ad una prudente e lungimirante politica di accantonamento di riserve e fondi a fronte dei crediti di difficile recupero.
Sono cresciuti ancora i soci, arrivati a quota 12.310 (403 nuovi nel 2014). Sono stati attivati 2890 conti correnti, 2141 i nuovi clienti. Sono state stipulate 992 polizze assicurative danni (+36%), 20.500 i clienti titolari di InBank (la banca virtuale che permette di operare dal proprio personal computer come si fosse allo sportello).
 
Un migliaio le clienti donna che hanno scelto il nuovo «Conto Donna».
Ammonta ad un milione e 75mila euro il «valore per la comunità», che comprende 558 interventi di sostegno ad associazioni e iniziative culturali educative e ricreative, sport, solidarietà e mutualità.
Somma alla quale vanno aggiunti altri 1.500.000 euro investiti in benefici ed iniziative a vario titolo a favore dei soci.
È proseguito il progetto di modernizzazione delle filiali. Sono state interessate quelle di via Solteri e di San Donà.
Gli interventi hanno permesso di creare, a fianco dello sportello tradizionale, un’area tecnologica «Banch’io» dove soci e clienti possono eseguire «autonomamente» tutte le operazioni bancarie.
La prossima assemblea dei soci sarà elettiva. Per il consiglio di amministrazione sono in scadenza il presidente Giorgio Fracalossi e i consiglieri Rossana Gramegna, Mariangela Sandri e Diego Pedrotti. Per il collegio sindacale: il presidente Massimo Frizzi, gli effettivi Romeo Dallachiesa e Lorenzo Rizzoli, i supplenti Claudio Burlon e Marcello Condini.