Un altro giovedì a tutto Trento Film Festival
Giovedì 6 agosto ancora tre appuntamenti con i documentari del Trento Film Festival

Annibale Salsa.
Il giovedì è ormai diventato il giorno del Trento Film Festival. Sono ancora tre, infatti, gli appuntamenti che giovedì 6 agosto il pubblico trentino potrà godersi sotto le stelle o comodamente seduto sul divano di casa.
In tutto il Trentino – e grazie allo streaming in tutta Italia sul sito www.radioetv.it - grazie a #Casabase, la trasmissione su RTTR dedicata alla storia del Trento Film Festival, andrà in onda «La montagna di don Guetti», il film di Jorge Lazzeri del Sordo (Italia / 2012 / 52') che ripercorre la vita di don Lorenzo Guetti, nato a Vigo Lomaso il 6 febbraio 1847 e morto il 19 aprile 1898.
Nato da una ricerca storica di Renzo Tommasi, La montagna di don Guetti è un docu-drama, ovvero un documentario che comprende ricostruzioni interpretate da attori, mettendo insieme i diversi linguaggi del reportage e della finzione.
Al centro la figura di un uomo che ha contribuito a scrivere la storia dell’autonomia e della cooperazione trentina.
Un uomo che aveva ben chiaro che la montagna può essere un’opportunità, non una discriminante negativa per lo sviluppo di una comunità.
Nel pensiero di don Guetti, le bellezze naturali e il patrimonio culturale di una piccola e arretrata valle alpina - le Giudicarie Esteriori – diventano un utile strumento per accrescere l’identità territoriale delle giovani generazioni partendo dai valori della solidarietà e dal valore intrinseco ai luoghi di montagna.
Tutto questo, per immaginare un futuro per la montagna e le sue genti. In studio la direttrice del Trento Film Festival Luana Bisesti e Renzo Tommasi, storico della cooperazione.
A Trento, nei giardini del MUSE - Museo delle Scienze, alle 21.00 quarto appuntamento con Cinema MuseDoc, i grandi documentari del Trento Film Festival sotto le stelle. Protagonista di questa serata Le temps des forêts (di François Xavier Drouet, Francia / 2018 / 103'), un viaggio nel cuore della selvicoltura industriale e delle sue alternative.
Le foreste, simbolo della natura selvaggia e autentica, stanno infatti affrontando una fase di industrializzazione senza precedenti.
Meccanizzazione pesante, monocolture, fertilizzanti e pesticidi, perdita delle conoscenze tradizionali, gestione delle foreste… tutto insegue un modello di agricoltura intensiva ad un ritmo accelerato.
Una foresta vivente o un deserto verde: le scelte di oggi determineranno il paesaggio di domani. Biglietti direttamente in cassa o in prevendita su www.primiallaprima.it.
In caso di maltempo l'evento verrà annullato.
L'eventuale cancellazione verrà comunicata sui canali online del museo il giorno dell'evento.