Fondazione Cassa Rurale di Trento: giovedì il Premio Zanlucchi
Prima edizione di questo riconoscimento, frutto della collaborazione tra Fondazione Cassa Rurale di Trento e famiglia Zanlucchi
C’è un valore che caratterizza due importantissime espressioni del Trentino e della città capoluogo: la solidarietà. Un valore distintivo della Cassa Rurale di Trento e del Soccorso Alpino del Trentino.
Due espressioni alle quali Ernesto Zanlucchi era particolarmente legato perché socio dell’istituto di credito cooperativo del capoluogo e perché impegnato da sempre nel servizio di elisoccorso (è stato il primo pilota di elicottero impegnato nel servizio di soccorso in montagna) della realtà creata da Scipio Stenico nei primi anni Cinquanta.
Zanlucchi aveva salutato tutti con la stessa discrezione che aveva caratterizzato la sua vita terrena nel 2013, all’età di 97 anni.
Per ricordarne la figura e l’opera sua moglie, la signora Lidia Gius, d’intesa con la Fondazione Cassa Rurale di Trento ha voluto mettere a disposizione una cifra in denaro per istituire un premio destinato a chi si è distinto in attività a sfondo sociale.
Giovedì 4 dicembre, alla sala della Cooperazione di Trento, sarà assegnato per la prima volta questo premio.
La commissione, formata dai rappresentanti della Fondazione Cassa Rurale di Trento, ha scelto Gino Comelli.
La montagna è diventata la sua «vita». Nato a Palmanova (provincia di Udine) l'8 maggio del 1954, fassano di adozione, ha cominciato a coltivare questa passione fin dalla giovanissima età.
Nel 1973 prende parte a una spedizione in Groenlandia.
Entrato nel Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato di Moena, diventa guida alpina e maestro di sci.
Nel 1980 (anno del congedo dalla polizia), entra a far parte del Gruppo Guide Ciamorces della Val di Fassa, come soccorritore.
Nel 1982 diventa Istruttore delle Guide e, dieci anni dopo, Istruttore del Soccorso ed Elisoccorritore.
Nel luglio del 1990 alla nascita dell' Union Aiut Alpin Dolomites, viene eletto presidente.
Nel 2000 ottiene il brevetto di vericellista.
Alcune tappe, le più significative, di una vita dedicata alla montagna, maestra di vita, dalla quale ha imparato a «non mollare mai», in nessun ambito della propria esistenza.