Primo gennaio, 50ª Giornata Mondiale della Pace

A Trento la testimonianza del vescovo Bizzeti (Turchia): fiaccolata e veglia in cattedrale

Mons. Paolo Bizzeti.
Anche la Chiesa di Trento vivrà con intensità il 1° gennaio 2017, Giornata Mondiale della Pace. Il programma della 50ª edizione, sul tema «La non-violenza: stile di una politica per la pace» (titolo del messaggio di Papa Francesco), prevede la tradizionale scaletta di eventi organizzati nel capoluogo dalla Commissione diocesana Pastorale Sociale, Giustizia e Pace, Custodia del Creato.

L’incontro pomeridiano di riflessione con un testimone di pace in una delle parrocchie, la fiaccolata cittadina e la veglia di preghiera in cattedrale.
Alle ore 15.30 il ritrovo nella chiesa di S. Antonio per ascoltare quest’anno la testimonianza del vescovo Paolo Bizzeti (foto), vicario apostolico in Anatolia (Turchia).
Alle ore 17.00 partirà la fiaccolata per la pace (lungo via S. Antonio, via Bolghera, via Nicolò d’Arco, via Adamello,  via dei Mille, via Piave, via S. Giovanni Bosco, piazza Fiera, via Dietro le Mura, via Mazzini, via s. Vigilio, via Garibaldi, Piazza Duomo) verso la cattedrale dove alle ore 17.30 è in programma la veglia di preghiera per la pace presieduta dall’arcivescovo Lauro.
Anima il canto il coro Sacra Famiglia di Rovereto, diretto da Marco Pompermaier. Le offerte raccolte saranno devolute a sostegno dell’attività di monsignor Paolo Bizzeti. 
 
 MONSIGNOR BIZZETI - NOTA BIOGRAFICA 
69 anni, fiorentino, il gesuita Paolo Bizzeti fin dagli studi teologici ha manifestato una passione per la Bibbia e il mondo mediorientale, unita a una grande attenzione ai giovani e alle famiglie.
Ha guidato seminari di studio biblico e pellegrinaggi in Medio Oriente e corsi per guide spirituali.
Il 14 agosto 2015 è stato nominato vescovo da papa Francesco che gli ha affidato il vicariato apostolico dell’Anatolia (Turchia).
Ha raccolto così l’eredità del vescovo Luigi Padovese, un pastore molto amato e vero uomo di pace, martire in Turchia Il 3 giugno 2010. Sulle sue orme, opera dunque Bizzeti: «Non sono in Turchia per fare proselitismo, – ha dichiarato fin da subito. – Sarebbe mio desiderio fare da ponte tra comunità cristiane turche e comunità italiane, aiutare i cristiani a vivere in pienezza nelle Chiese locali, a custodire la loro preziosa identità e a essere cittadini leali di un Paese che potrà crescere sempre meglio se valorizza le diversità.»