All’«Ora dell’Adigetto.it» i candidati alla segreteria del PD trentino

Domenica 25, le primarie nazionali e provinciali. In Trentino si sceglierà tra Roberto Pinter, Giorgio Tonini, Michele Nicoletti e Renato Veronesi


Nella foto, da sinistra: Pinter, Tonini, Nicoletti e Veronesi, ai microfoni di radio Nbc.

Alla nostra trasmissione che va in onda su Radio NBC il mercoledì e il venerdì dalle 17 alle 18, oggi abbiamo ospitato i quattro candidati alla segreteria provinciale del PD, per i quali i cittadini della provincia di Trento sono chiamati a votare domenica 25 ottobre.
Ai nostri microfoni sono venuti Roberto Pinter, consigliere provinciale fino alla scorsa legislatura dove ha ricoperto la carica di vicepresidente del Consiglio Provinciale, Giorgio Tonini, senatore in carica del PD per il collegio di Trento, Michele Nicoletti, ordinario di filosofia politica presso l'Università di Trento, e Renato Veronesi, sindaco della città di Arco.

Anzitutto abbiamo chiesto di spiegare la logica delle primarie e il meccanismo delle elezioni.
«Domenica si vota per due segretari. - Ha chiarito Pinter. - Si sceglie il segretario provinciale e il segretario nazionale. Quindi si voterà per due persone: uno di noi quattro per Trento e uno tra Franceschini, Bersani e Marino per la segreteria nazionale.»
«Il meccanismo delle primarie - ha spiegato il prof. Nicoletti, - è previsto implicitamente dalla Costituzione, anche se per il momento se ne è fatto poco uso nel nostro Paese. Ma è il modo più democratico che ha la gente per scegliersi la guida del partito per i prossimi quattro anni.»
«Per votare sarà sufficiente presentarsi in un seggio qualsiasi del proprio comune con un documento di identità, - ha detto il senatore Tonini, - meglio se si porta con sé anche il certificato elettorale, perché semplifica i controlli volti rendere regolari le votazioni. Sarà necessario versare un obolo di due euro.»
«Si tratta di una scelta importante - ha concluso il sindaco Veronesi, - perché sarà questo segretario a gestire la successione del presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai che, come si sa, non potrà più ricandidarsi.»

Abbiamo chiesto a ognuno di loro che cosa cambierà a seconda di chi verrà eletto.
«Farò il possibile affinché il presidente della Provincia autonoma di Trento sia più un'espressione collegiale della coalizione. - Ha precisato Pinter. - Si tratta di una carica dotata di un grande potere ed è bene che si confronti sempre con i propri alleati.»
«Ritengo che il raccordo tra Roma e Tento debba essere sempre più stretto, - ha risposto Tonini, - perché il governo centrale sta cercando un po' di limitare la nostra autonomia. Sarà sempre più importante avere qualcuno a Roma che amplifichi le legittime istanze della nostra Autonomia.»
«Intendo portare nella pratica ciò che ho studiato e insegnato nella mia vita, - ha detto il prof. Nicoletti. - Il nostro partito deve tornare ad essere vicino alla gente, ascoltare la sua voce, rispondere alle sue istanze. Negli ultimi tempi ci siamo dimenticati della base e qualcuno (come la Lega) si è inserito in quello che era il nostro ruolo storico. Dobbiamo riappropriarci della posizione che è propria del nostro partito.»
«Io desidero estendere la mia esperienza a livello provinciale, - ha aggiungo il sindaco Veronesi. - I quattro anni che ci stanno davanti saranno cruciali per il futuro del Tentino, sia per preparare il dopo Dellai, come è stato detto, sia per dare una forte connotazione al più importante partito del Trentino.»

Alla nostra richiesta sulle simpatie nei confronti dei segretari nazionali, solo Veronesi ha espresso la sua propensione per Bersani. «Scelta - ha precisato - fatta in tempi non sospetti, cioè quando non si era candidato alla segreteria.»
Gli altri, ritenendo valide tutte le tre ipotesi di segreteria, hanno preferito specificare gli obbiettivi che il partito dovrà darsi per progettare un futuro senza Berlusconi.
Insomma, hanno a cuore il Trentino ed è qui che vogliono concentrare le proprie forze e il proprio impegno.

In conclusione della trasmissione abbiamo cercato di capire come i vari candidati intenderanno affrontare il post Dellai, perché è il vero raccordo tra la segreteria del partito e il futuro della nostra provincia.
«Il mio obbiettivo sarà quello di arrivare alla individuazione di un candidato unico. - Ha detto Pinter. - In altre parole, si punterà sulle primarie anche in quel caso.»
«Concordo, - ha aggiunto il prof. Nicoletti. - La strada è questa. Si dovrà arrivare alle elezioni con un candidato unico scelto dalla gente.»
«Nonostante la coalizione sia formata da partiti all'apparenza anche molto lontani da loro - ha precisato Veronesi, - siamo e dobbiamo restare una coalizione di Centrosinistra e non di Centro e di Sinistra come qualcuno vorrebbe far credere.»
«Cercheremo di raggiungere due obbiettivi, - ha concluso Tonini. - Il governo nazionale dovrà tornare al Centrosinistra e il Trentino dovrà restare al Centrosinistra. Le sinergie che ne uscirebbero sono così importanti che dovremo batterci per conquistare le due posizioni.»

Con questo articolo abbiamo cercato di riassumere i concetti che sono emersi nel corso della trasmissione, cosa che non è facile viste le personalità degli ospiti. Se può apparire che abbiamo riportato qualcosa con una certa semplicità, in realtà abbiamo cercato di esprimerci in concetti facilmente recepibili dagli ascoltatori di Radio Nbc.
Ciò che desideriamo aggiungere di nostra iniziativa è l'invito alla gente di andare a votare in massa. Anche coloro che si riconoscono in partiti diversi dal PD possono esprimersi per uno di loro senza per questo tradire la propria appartenenza, e questa è un'opportunità politica unica nel nostro Paese.
Si voterà la domenica, ma già in serata si saprà se diventerà segretario provinciale Roberto Pinter, Giorgio Tonini, Michele Nicoletti o Renato Veronesi.

GdM