Università della Terza età e del Tempo Disponibile di Trento

Un gruppo di docenti chiede alla Provincia di consolidare il progetto che quest'anno compie i 40 anni

Un gruppo di docenti dell’Università della Terza età e del Tempo Disponibile di Trento, progetto quarantennale, ha inviato ieri ai referenti della Provincia Autonoma di Trento e ai soci della Fondazione Demarchi un documento in cui il gruppo di docenti desidera esprimere la propria preoccupazione riguardo al futuro incerto del progetto della «Nuova UTETD», del quale il CdA ha più volte dato notizia ma non ha mai illustrato chiaramente negli obiettivi e nelle specifiche strategie.
 
L’intento è di evitare il rischio di una decostruzione del progetto UTETD nella sua mission, ma anche e soprattutto di non offrire un programma didattico necessariamente innovativo per l’autunno 2020 ormai alle porte.
I docenti ritengono che l’UTETD meriti un’azione di tutela e salvaguardia del progetto e della sua mission e un lavoro di progettazione della didattica con le innovazioni metodologiche necessarie.
 
L’Utetd, che proprio nel 2020 compie 40 anni, è considerata un’eccellenza trentina, riconosciuta a livello nazionale, che coinvolge 350 docenti e offre un prezioso e apprezzato servizio a circa 7.000 utenti distribuiti tra la sede di Trento e 78 sedi periferiche, con un’articolata e variegata offerta didattica che nell’anno 2019/2020 ha contato più di 800 tra corsi, laboratori e conferenze.