Davvero tutti cinema chiuderanno nel corso di questo secolo?

Intanto però riaprono due cinema centenari di Arco per la kermesse sulle sale perdute

Il nostro scorcio di secolo sarà l’ultimo a vedere cinema ancora aperti?
Impero, Dante, Cinecittà, Roma, Astra, Rossi, Metropolitan, Airone. Sono centinaia, migliaia i cinema perduti di tutta Italia. Silenti o ribelli, magnifici o raccolti. Abbandonati, in estinzione, oppure in trasformazione. E tutti chiedono di non essere dimenticati.
Un sogno dei tanti «cinema Paradiso», quello del film capolavoro di Tornatore, che diventa realtà in Trentino.
Ad Arco, nei due splendidi ex cinema Iris e Impero, al MAG Museo Alto Garda, e in vari spazi a Riva del Garda, torna a settembre 2013 la kermesse trentina di «Old Cinema», il primo progetto italiano sui cinema perduti.
 
Dopo Giuseppe Tornatore, mentore di Old Cinema e grande ospite del 2012, i protagonisti della seconda edizione sono i registi Pupi Avati, Giuliano Montaldo e Silvano Agosti, accanto al celebre critico e storico del cinema Morando Morandini e a giovani filmaker di old cinemas come Claudio Casazza e Riccardo Rismeni.
La sfida è quella di restituire alla memoria tutti i cinema, le arene, i cineambulanti che fanno la storia del Novecento italiano. E di riflettere, insieme agli esperti e al pubblico, sul futuro delle sale in vita, nel momento in cui gli ultimi dati ufficiali parlano di chiusure galoppanti e di un’inarrestabile emorragia di pubblico, quasi l’11% in meno in un solo anno (fonti MiBAC/Siae, Anec, Cinetel).
Incontri, film cult, documentari, mostre di proiettori e locandine d’epoca, e ancora meeting con start up che portano il web 2.0 in sala: un’occasione unica per respirare il profumo delle vecchie sale e ridare voce a questi luminosi fantasmi.
Luoghi irripetibili, che nell’era della crisi e dello spettacolo on demand diventano nuovi laboratori creativi, all’incrocio tra cultura, tecnologia, istituzioni e impresa.
 


 Venerdì 20 settembre ARCO

MAG Museo Alto Garda (Galleria civica Segantini).
Ore 18 Inaugurazione della mostra «Cinema amore mio!», mostra realizzata grazie a tre collezioni inedite. Oggetti che hanno scolpito l’immaginario del cinema: la collezione di manifesti e locandine dell'old cinema Cinecittà di Levico, preziosi oggetti di pre-cinema della collezione di Giampaolo Rossi – il Praxinoscope del 1876, la lanterna magica Ernest Plank del 1900 e alcune tra le prime macchine da ripresa – e alcuni splendidi manifesti di Mimmo Rotelladella collezione di Gianantonio Morghen.
La voce narrante del percorso espositivo sarà quella del documentario «Alla ricerca delle sale perdute», presentato la scorsa edizione alla presenza di Giuseppe Tornatore, con testimonianze locali e nazionali, sullo sfondo architettonico dei cinema ritrovati dell’Alto Garda e del Trentino.
La mostra è curata da Roberta Bonazza e Luciano Stoffellla.
Dal 20 settembre al 6 ottobre 2013. Ingresso libero.
 
 OLD CINEMA IMPERO (Sala consiliare del Casinò municipale)
Ore 21 «Indipendente» Conversazione con il regista Silvano Agosti.
«Essere umano, indipendente» tiene a precisare Silvano Agosti, regista, sceneggiatore, produttore e scrittore che da anni gestisce con passione il suo Cinema Azzurro Scipioni a Roma e il Cinema Paradiso a Brescia, programmando film di qualità.»
Cinema indipendente e pensiero indipendente: Silvano Agosti racconterà l’avventura del suo cinema a 360 gradi compresa la gestione della sala.
Una voce nel mondo del cinema che assume un valore «sociale» affrontando tematiche scottanti e raccontando la società che cambia.
Seguirà la proiezione del suo film «L’uomo proiettile» (1995), con Bruno Wolkowitch e Giulia Boschi. Ingresso libero. 
 
 OLD CINEMA IMPERO  (Sala consiliare del Casinò municipale)
Ore 18 «Le interviste di Old Cinema».
Un’emozionante antologia di brevi interviste sui cinema del cuore, rilasciate da testimoni d’eccezione che hanno fatto la storia del film italiano: Giuseppe Tornatore, Lina Wertmüller, Ettore Scola, Liliana Cavani.
Un modo per entrare direttamente nelle sale dimenticate a cercare quello che lì ancora vive.
 

 
 SALA DEL CONSERVATORIO
Ore 21 «Omaggio a Francesco Rosi» Con una videointervista in esclusiva per l’evento.
Proiezione del film «Mani sulla città» (1963), con Rod Steiger, restaurato dalla Cineteca di Roma.
Un modo per riflettere sul tema della speculazione edilizia e sul mercato immobiliare dei cinema dismessi, spesso collocati in splendidi edifici dei centri storici. Interverrà prima della proiezione in collegamento video Walter Veltroni che in qualità di sindaco nel corso della sua esperienza amministrativa ha contribuito al recupero di diversi cinema della Capitale, tra cui il Farnese a Campo de’ Fiori e il Nuovo Aquila nel quartiere del Pigneto. Modera l’incontro Ludovico Maillet dell’associazione La Firma. Ingresso libero.
 
 OLD CINEMA IMPERO  (Sala consiliare del Casinò municipale)
Ore 18 «Le interviste di Old Cinema».
Un’emozionante antologia di brevi interviste sui cinema del cuore, rilasciate da testimoni d’eccezione che hanno fatto la storia del film italiano: Giuseppe Tornatore, Lina Wertmüller, Ettore Scola, Liliana Cavani.
Un modo per entrare direttamente nelle sale dimenticate a cercare quello che lì ancora vive.
 
 OLD CINEMA IMPERO  (Sala consiliare del Casinò municipale)
Ore 11 «Old Cinema incontra le nuove tecnologie».
Un dialogo aperto tra sale perdute e futuro: il web 2.0, lo spettatore della rete e il cinema on demand.
Old Cinema presenta in anteprima la partnership con myffy: start up e smart platform italiana che innova le sale di tutto il mondo con scenari on demand. Ambra Craighero e Roberta Bonazza (Old cinema) insieme a Giancarlo Sciascia (Fondazione Ahref, Trento) incontrano Antonello Centomani (Ceo myffy) e Stefano Perna (Digital strategist myffy). Con un pitch di presentazione sull’idea imprenditoriale di myffy e una chiusura di Paolo Lombardi. Ingresso libero.
Twitting live in sala. Ore 11.45 Coffee break. Ore 13.00 Brunch Web 2.0. ore 20.30 «Il cinema come Agorà» Giuliano Montaldo, l’eclettico regista di Giordano Bruno, Sacco e Vanzetti, L'Agnese va a morire e L'industriale riversa nel colloquio con Morando Morandini la sua idea di umanità e impegno sociale nel cinema, e la sua percezione della sala come luogo di condivisione pubblica. Sul palco, anche Vera Pescarolo, moglie e sceneggiatrice di Montaldo, con cui il maestro genovese ricostruisce la lunga esperienza di «officina cinematografica familiare».
Modera l'incontro Ludovico Maillet dell’associazione La Firma. Ingresso libero.
Seguirà la proiezione del film Sacco e Vanzetti (1971), con Gian Maria Volonté.
 


Domenica 29 settembre
 OLD CINEMA IMPERO  (Sala consiliare del Casinò municipale)
Dalle ore 17 alle ore 19.
«Il terzo tempo delle sale cinematografiche. Metamorfosi ed esperienze in corso.» 
Conversazione aperta con documenti video e ricerche sul campo. Ingresso libero.
Old cinemas Impero di Arco e Cinecittà di Levico: due speranze trentine.
Presentazione di Roberta Bonazza. La scuola alla ricerca del cinema.
Old Cinema Airone di Roma. Salvatemi! L’incredibile caso deli’ex Cinema Airone, capolavoro dell’architettura razionalista progettato dal trentino Adalberto Libera. Collegamento moderato da Ambra Craighero. Intervento in diretta dell’attore Roberto Zibetti. (video-intervista Skype) Gli Old Cinemas meneghini. Panoramica delle sale milanesi. On the road con il regista Claudio Casazza.
Old Cinema Altino di Padova. Un anno dopo. Work in progress. Intervento della storica dell’arte Alessandra Possamai Vita e del regista Riccardo Rismeni.
Old Cinema Rossi di Mentana. Mentana rivuole il suo cinema! Dismesso da anni, grazie a Old Cinema sta cominciando a riprendere la sua fisionomia. Presentazione di una clip del docufilm in corso e intervento del videomaker Guilherme Aquino.
«Era la città dei cinema» proiezione del documentario del giovane regista lombardo Claudio Casazza, sulle sale perdute di Milano.
 
 OLD CINEMA IRIS  (Salone del Casinò municipale)
Ore 21 «La fabbrica dei sogni. Quarant'anni di cinema secondo Pupi Avati». 
Il regista Pupi Avati conversa con il giornalista Paolo Ghezzi. Il regista italiano delle «piccole cose» racconta la trasformazione del cinema, del pubblico e della sala attraverso quattro decenni di film.
Dagli insoliti horror movie ai delicati capolavori sull’intimo umano, dalle produzioni familiari a quelle internazionali, lo sguardo ironico e politically uncorrect di Avati indaga lucidamente meccanismi e riti collettivi del cinema, tra provincia e dimensione globale.
Introduce l’incontro Laura Zumiani di Trentino Film Commission, Ingresso libero.
Seguirà all’Old cinema Impero la proiezione del film di Pupi Avati «Il cuore grande delle ragazze», (2011) con Cesare Cremonini e Micaela Ramazzotti.