Dalpalù all’assemblea del Sait: «aggregare per costruire»

Il presidente di Sait: «Dobbiamo guardare al medio periodo» Pavana: «I conti vanno bene. Investiamo in innovazione»

«Abbiamo vissuto finora il tempo degli orologi, ovvero delle certezze, della crescita costante e lineare. Oggi viviamo nel mondo delle nuvole, caratterizzato da imprevedibilità e situazioni che mutano continuamente.»
Il presidente di Sait Renato Dalpalù ha usato questa immagine, recentemente rappresentata al meeting di Milano Marittima dal prof Daniele Fornari dell'Università Bocconi, per fotografare il movimento, riunito stamani al centro congressi di Interbrennero per la 111ª assemblea annuale.

«Oggi - ha detto Dalpalù - non possiamo accontentarci dei pur apprezzabili buoni risultati economici. Guardando al futuro, occorre serrare le fila, tenere uniti i tanti mattoncini che compongono la vasta e complessa costruzione del sistema della cooperazione di consumo. Le sfide che abbiamo davanti possono essere affrontate con più conoscenze e più competenze. Il fattore discriminante sono e saranno le risorse umane.»
Per questo Dalpalù ha lanciato alcuni messaggi alle Famiglie Cooperative: più attività formative, adeguata rappresentanza femminile nei Cda e amministratori più giovani.

Proprio adesso occorre accrescere la flessibilità, la velocità di decisione. Anche a costo di mettere mano alla struttura stessa del sistema.
«Aggregare per costruire significa anche unire le forze. - Ha aggiunto - Se vogliamo rafforzare la nostra prospettiva dobbiamo rafforzare le strutture non solo in termini dimensionali ma anche nelle funzioni organizzative.»
«Non sempre abbiamo la piena consapevolezza del valore sociale rappresentato dai duecento negozi che rappresentano l'ultimo baluardo commerciale sul territorio. Dobbiamo farli diventare presìdi di aggregazione delle comunità in cui sono inseriti, in modo da generare volano virtuoso per la creazione di servizi e socialità.»

«Oggi a vincere non sono i più grandi, ma i più veloci, - ha detto il direttore Luigi Pavana presentando i numeri di Sait. - Servono più competenze, conoscenze, fiducia reciproca, umiltà e innovazione. Occorre motivare nella maniera giusta i nostri collaboratori.»

Da segnalare la mano tesa di Dalpalù e del consiglio di Sait nei confronti delle due Famiglie cooperative di Fassa e Valle di Non, uscite in tempi diversi dal Sait per aderire alla cooperativa di dettaglianti Dao, e invitate ugualmente all'assemblea del consorzio creato proprio dalle cooperative oltre 110 anni fa.
«Abbiamo voluto sottolineare la massima disponibilità al dialogo - ha detto Dalpalù. - perché riteniamo che l'appartenenza ad un sistema non può trovare la sua esplicitazione solamente in un rapporto di tipo commerciale, perché la propria storia, e quello che noi vogliamo essere, non può tradursi solamente in un mero rapporto economico.»

All'assemblea sono intervenuti l'assessore provinciale Franco Panizza, che ha richiamato alla coerenza e alla coesione territoriale, il vicepresidente di Coop Nord Est (partner di Sait in Trento Sviluppo) Roberto Sgavetta, il presidente di Federconsumo Pierluigi Angeli («a livello nazionale più problemi perché manca aggregazione») la vicepresidente della Federazione Marina Mattarei (la cooperazione è una famiglia accoglie tutti, anche se ogni tanto i fratelli litigano), Francesco Pederzolli di Coop Alto Garda ed Elisabetta Maturi, consigliere uscente e coordinatrice del gruppo donne della cooperazione di consumo che ha presentato i progetti messi a punto in un anno di lavoro.

Il rinnovo del consiglio
L'assemblea ha parzialmente rinnovato il consiglio di amministrazione (7 consiglieri su 18): risultano eletti alla carica di amministratore Germano Anesin (208 voti), Francesca Broch (218 voti, al posto di Giovanni Battista Fontana), Ivo Cornella (al posto di Crescenzio Zambotti, 203 voti), Riccardo Maturi (195 voti, sostituisce Elisabetta Maturi, scaduta per fine cooptazione), Lino Piva (223), Lorenzo Schelfi (al posto di Mario Scottini, 223 voti) e Paolo Zampiero (sostituisce Erminio Moser, 193 voti).
Katia Tenni (precedentemente cooptata dal cda), è stata eletta come sindaco effettivo con 243 voti, Giampaolo Bortolotti come sindaco supplente (210).

Bilancio approvato all'unanimità
Il bilancio 2010 di Sait è stato approvato all'unanimità dai soci. Le vendite lorde, ingrosso e dettaglio, hanno raggiunto i 342 milioni 954 mila euro (+1,83% rispetto al 2009). L'utile di esercizio è di 2 milioni 327 mila 924 euro. Confermato il ristorno alle Famiglie Cooperative - pari al 3% del ritirato dal magazzino alimentare, per 3 milioni 997 mila 133 euro - e il dividendo del 3,5% sul capitale sociale, per 1 milione 033 mila 148 euro.
I soci Sait sono 109. I punti vendita del sistema 390. In 199 paesi rappresenta l'unico negozio di alimentari. La quota di mercato è di circa il 40%. La cooperazione di consumo garantisce occupazione a 2300 persone distribuite tra i negozi delle Famiglie Cooperative, del Sait e dei Superstore di Trento e Rovereto.

Premiata la centomillesima socia
Si chiama Fulvia De Nardin e viene dal Primiero la centomillesima socia della cooperazione di consumo trentina. Un numero "tondo" che non poteva passare inosservato. Infatti la signora De Nardin oggi è stata premiata dal presidente Dalpalù e dal direttore Pavana con un segno di riconoscimento che rappresenta con legittimo orgoglio il raggiungimento di un traguardo importante e ambizioso.

Albo d'oro a Miorandi
Infine, un riconoscimento alla memoria per Fausto Miorandi, che entra nell'Albo d'Oro della cooperazione di consumo per la sua attività di passione e di impegno a favore della cooperazione nella sua qualità di presidente della Famiglia Cooperativa di Castellano. Hanno ritirato il riconoscimento i figli.
I vertici di Sait Hanno voluto premiare anche tre dipendenti che lavorano per il consorzio da trent'anni. Sono Loreta Maistri, Patrizia Martorelli e Maria Grazia Venturini