Ballottaggi amministrativi conclusi all’insegna dell’astensionismo

Orlando (IDV) è il «nuovo» sindaco di Palermo, Pizzarotti (Grillo) conquista Parma, Doria (PD) vince a Genova, PDL e lega perdono ovunque

È il trionfo degli astensionisti questo ballottaggio per le amministrative, con un calo dei votanti di un altro 14 percento rispetto alle già poco frequentate elezioni di due settimane fa.
Come dire che chi non è più soddisfatto del proprio partito non ha voluto dare un voto ad altre formazioni politiche. Popolo delle Libertà e Lega hanno perso elettori ma non hanno arricchito i partiti avversari.
 
I risultati non danno peraltro grande credito a PD, che di importante ha conquistato solo il sindaco di Genova, dove il clamoroso sarebbe stato il contrario.
Inutile nascondere che Grillo ha segnato un grande risultato, che si è accaparrato tre comuni importanti tra i quali Parma con Federico Pizzarotti (60,22%).
Singolare ennesimo ritorno di Leoluca Orlando che per la quarta diventa sindaco di Palermo (72,43%).
 
A questo punto i partiti tradizionali del nostro Paese devono fare un atto di umiltà e prendere atto che l’aver appoggiato il governo Monti non ha fatto felice nessuno degli elettori italiani.
Il PD canta vittoria, ma ha vinto solo per astensione degli avversari.
Il PDL paga il passo indietro fatto da Berlusconi, mentre la Lega sta facendo un passo indietro dal suo leader storico Umberto Bossi.
Sul viale del tramonto anche il tTerzo polo e l’UDC.
 
Tra 18 mesi ci saranno elezioni nazionali ed europee e sarà meglio che la politica riprenda l’antica dignità che aveva caratterizzato la Prima Repubblica e che al crepuscolo di questa Seconda sembra ben lontana dalla gente e dal Paese.
Per quella scadenza ci saranno anche le elezioni provinciali in Trentino. E in quella triangolazione elettorale si giocherà il futuro della nostra preziosa autonomia.