Dal Gotha dei chitarristi… Rudy Rotta arriva al S. Giacomo

il grande blues mondiale approda a Laives alle 20.30 di sabato 21 marzo

>
Un pezzo da novanta giungerà al Nuovo Teatro di S. Giacomo direttamente dal gotha dei chitarristi mondiali sabato 21 marzo 2015. Si tratta nientemeno che di Rudy Rotta: musicista, interprete, showman di prestigio della scena italiana ma, prima ancora, europea e internazionale.
Un nome che richiama subito alla mente il grande blues, ma che è sinonimo anche di funk, soul, rock e ballads.
 
Nato nel 1950 a Villadossola, in Piemonte, nei primi anni Sessanta si trasferisce con la famiglia a Lucerna, in Svizzera; qui vede nascere il suo amore per la musica e all’età di 14 anni comincia a suonare la chitarra.
Diciottenne rientra in Italia, forte di un già importante bagaglio tecnico-culturale-musicale, e inizia a esibirsi in gruppi emergenti dediti a un repertorio rock-blues.
Rivela subito la sua levatura, risultato di un mix fra talento, passione, doti tecniche e vocali. Il suo potenziale appare però ben presto sacrificato fra gli italici confini, visto l’esiguo spazio riconosciuto al blues dalla scena musicale italiana. Si trova confrontato con il genere «mediterraneo» e ci scende temporaneamente a compromessi: ma sa che non è quello il suo genere.
Finché, all’età di quarant’anni, compie una scelta di vita e di cuore: vende la sua azienda e si dedica unicamente alla musica, quella che piace a lui.
 
Prende a esibirsi quasi esclusivamente all’estero, sviluppando un percorso artistico che è una inarrestabile scalata verso l’olimpo mondiale del blues.
Oltre a rivelare superlative qualità di frontman della sua strepitosa band, instaura collaborazioni con mostri sacri del calibro di B.B. King, John Mayall, Etta James, Brian Auger, Taj Mahal, solo per fare alcuni nomi.
E con ciò, il suo percorso si fa sempre più a stelle e strisce.
A dir poco altisonanti gli apici della sua carriera, in particolare dagli anni Novanta in poi.
Nel gennaio 1997 partecipa alla «Ultimate R&B Cruise» nei Caraibi, accanto a leggende quali Etta James, Fabolous Thunderbirds, Taj Mahal. Sempre nel ’97 partecipa al Kansas City Blues Festival, dividendo il palco con Al Green, Taj Mahal, Brian Seltzer: e, con la sua esibizione, manda in visibilio i 20.000 spettatori presenti.
 

 
Gliene deriva l’incoronazione a «Europe’s Top Act», ovvero massimo referente del blues europeo, che si traduce subito in un nuovo volo verso Kansas City, dove, al Grand Emporium (l’Olympia americano!), partecipa alla registrazione dell’album «Live in Kansas City».
A partire dal 2000 accompagna il mitico hammondista Brian Auger in ben cinque tour europei, sfociati nella registrazione di un live. Nel 2004 esce l’album «Some of my favorite songs», registrato in collaborazione con Brian Auger, John Mayall, Robben Ford, Peter Green, e che include capisaldi della musica pop, blues e rock anni '70.
È del 2006 la registrazione a New Orleans del Cd «Winds of Louisiana», con il fior fiore dei musicisti americani.
La stampa internazionale considera l’album un capolavoro, e si dà cura di annoverare Rudy fra i migliori artisti blues internazionali - cosa mai successa prima a un musicista europeo non britannico.
 
Accanto a tutto ciò, sono ben cinque, al suo attivo, le partecipazioni al Montreux Jazz Festival. Infine, ma non certo per ultimo, come non segnalare la doppia ciliegina sulla torta della sua incredibile ascesa: la consegna di ben due Fender Stratocaster Rudy Rotta Signature, rispettivamente nel 1994 e nel 2002. Il che equivale a dire appartenere alla crème dei grandi chitarristi contemporanei.
La discografia di Rudy Rotta ha fatto registrare frattanto, nel 2012, il doppio cd «Me, my music and my life», editato in occasione dei quarant’anni di attività musicale.
Ed è del 2014 il lavoro successivo «Beatles vs Rolling Stones». Un album coraggioso e pregiato in via di lancio da aprile su scala mondiale, fatte salve quattro anteprime precedenti, una delle quali in calendario il 21 marzo per l’appunto a S. Giacomo di Laives.
Il progetto, che vede Rudy rivisitare con il suo inconfondibile stile alcune pietre miliari dei due leggendari gruppi britannici, è chiaramente un omaggio alle band stesse: ma vuole essere al contempo, nelle intenzioni di Rotta, una sfida alle svariate «tribute bands» di cui è affollato il panorama musicale.
 
 
 
Assolutamente da non perdere dunque l’appuntamento di sabato 21 marzo 2015 al Nuovo teatro di San Giacomo di Laives.
E sono già in molti quelli che fremono alla prospettiva di poter ascoltare Rudy Rotta in un intero concerto live, pronti ad apprezzare dal vivo il suo stile potente ma disciplinato, ad ascoltarne la voce dirompente di per sé ma carezzevole quando ci vuole, a lasciarsi trascinare dalla sua velocità sulle sei corde e a farsi ammaliare dalla bravura della sua band (Pippo Guarnera, Renato Marcianò, Enrico Cecconi, più due talentuose vocalists).
La serata sarà dedicata da un lato, come detto, alla presentazione del nuovo album, dall’altro a un tuffo full immersion nel repertorio rottiano ad ampio spettro, a cavallo dei suoi generi musicali di riferimento.
Organizza il Centro culturale S. Giacomo, che ha deciso per l’ingresso a offerta al fine di rendere accessibile a tutti una serata di tale preziosità.