Incontro con John Grade e inaugurazione dell’opera
L’artista presenterà «Réservoir», una poetica riflessione sui riflessi che la pioggia provoca: tante gocce che regalano alla struttura riflessi e movimenti

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La stagione dell’Art in Nature ad Arte Sella inaugura domenica 15 luglio con un incontro con l’artista americano John Grade, per la prima volta in Italia.
L’artista, da sempre attento ai temi legati all’ambiente, presenterà Réservoir (Ascesa - Rise), una poetica riflessione sui riflessi che la pioggia provoca: tante gocce, più o meno grandi, che regalano riflessi e movimenti ad una struttura sospesa a più altezze che sembra evocare una nuvola quasi impigliata tra gli alberi.
L’opera accoglie i visitatori in un piccolo slargo tra i boschi di pini, la struttura è una sorta di agile nuvola in corda, legno e plastica che oscilla con il movimento degli alberi e in presenza del vento.
Le migliaia di piccole gocce di pioggia, con i loro riflessi, oscillando creano un delicato movimento sopra il visitatore che si sente trasportato in un’atmosfera nuova, avvolto dal silenzio della natura e dalle piccole luci riflesse dall’opera.
Réservoir (Ascesa - Rise) si prepara ad accogliere i visitatori anche sotto la pioggia: l’oscillazione delle goccioline che si riempiono d’acqua si fa infatti, in caso di maltempo, più intensa e visibile.
L’artista sarà presente ad accogliere il pubblico e a raccontare il proprio lavoro ad Arte Sella.
Inoltre, per l’occasione, è prevista una azione di danza contemporanea a cura di OperaEstate Festival Veneto: la coreografia è di Andrea Rampazzo e la performance è realizzata dallo stesso Rampazzo con le danzatrici Elena Sgarbossa, Vittoria Caneva e Ilaria Marcolin.
La danza di durata è stata elaborata nel corso di una residenza dello stesso Rampazzo al fianco dell’artista negli ultimi giorni di creazione dell’installazione: è di fatto un dialogo tra danzatori e opera che si protrarrà nel tempo, dalle 15 alle 18.
Rise, questo il titolo della performance, sarà una riflessione sul tempo che serve all’opera per adattarsi a un ambiente, il tempo che serve all’opera per muoversi, ma anche il tempo che serve all’essere umano per esplorare, conoscere.