Giovedì 10 marzo: è andato in scena un pubblico processo

Si è conclusa al Palazzo di Giustizia un'interessante iniziativa dedicata agli studenti del Rosmini, promossa dalla «ANM»

Oggi si è svolta l'ultima tappa del progetto educativo sulla «legalità», che il liceo socio-pedagogico Rosmini di Trento e l'Associazione nazionale magistrati del Trentino Alto Adige hanno realizzato per gli studenti di quella scuola.
L'iniziativa è stata portata avanti personalmente dal procuratore Pasquale Profiti, Presidente dell'ANM del Trentino Alto Adige, che ha anche invitato la stampa a darne giusta rilevanza pubblica.

Dopo i tre incontri a scuola dei magistrati con gli studenti, dedicati a temi come la cittadinanza consapevole, l'immigrazione, il valore della costituzione e degli organi di garanzia costituzionale, oggi oltre 100 studenti (a più riprese) sono venuti a Palazzo di giustizia per assistere a un processo penale simulato, tratto, purtroppo, da vicende reali.

Il processo riguardava (non a caso) la detenzione e la vendita di droghe nei pressi delle scuole.
Giudici, pubblici ministeri, avvocati, polizia e carabinieri sono intervenuti nel processo.
Il giudice era il dott. Enrico Borrelli, il pubblico ministero era la dottoressa Alessia Silvi, l'avvocato era il dott. Andrea Se Bertolini.
Tra le forze dell'ordine sono intervenuti come testimoni il maresciallo Appaia, l'ispettore Grems e il maresciallo Osler (tecnico analista).

Gli studenti della scuola hanno assunto i ruoli di imputato e testimoni.
Per la stampa ci siamo presentati noi.
Abbiamo assistito al processo, il cui regista era appunto il Procuratore Profiti (nella foto sotto), e possiamo dire che certamente i ragazzi apprenderanno nozioni forti e utili per la propria vita.
Ci attendiamo ora che Profiti organizzi per gli studenti del ITC Tambosi un processo relativo a un fallimento di una società di una certa importanza.