Gli organi potranno riunirsi solo per atti urgenti della Giunta

Kaswalder prolunga la drastica riduzione dell'attività del Consiglio Provinciale fino al termine dell'emergenza Covid-19

Nuovo decreto adottato oggi dal presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder, per continuare a disciplinare e a garantire «fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 e comunque fino a diversa disposizione», la necessaria anche se inevitabilmente ridotta attività dell’assemblea legislativa trentina.
Alla delibera con cui il 9 marzo l’ufficio di presidenza stabiliva di sospendere fino al 3 aprile tutte le sedute consiliari in Aula e nelle Commissioni, ad eccezione di quelle previste il 12 e il 19 marzo per permettere l’esame e l’approvazione urgenti del Ddl proposto dalla Giunta con le prime misure a sostegno dell’economia trentina depressa dalle restrizioni adottate per contenere l'epidemia, era seguito tre giorni dopo un decreto che elencava le «attività indifferibili» da assicurare per ragioni di sicurezza e salute attraverso la presenza fisica di una minima parte di personale fino ad oggi, 25 marzo, presso la sede di palazzo Trentini.
 
Con lo stesso provvedimento Kaswalder prescriveva che i dipendenti dei settori non compresi nell’elenco prestassero servizio in smart working (lavoro agile), oppure giustificassero l’assenza utilizzando innanzitutto le giornate di ferie e le ore di recupero dell'anno precedente non ancora godute.
Cosa che è puntualmente avvenuta.
Ora, alla scadenza del provvedimento, il presidente ha firmato un altro decreto che anche alla luce delle ultime misure restrittive introdotte dal governo a livello nazionale, conferma e prolunga «fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 e comunque fino a diversa disposizione», sia lo stop alle attività degli organi consiliari in Aula e in Commissione salvo che per l'esame di nuovi disegni di legge urgenti preannunciati dalla Giunta legati all'emergenza coronavirus, sia la drastica limitazione del personale tenuto alla presenza in ufficio.
 
Da segnalare in particolare, tra i vari servizi considerati indifferibili da assicurare con la presenza fisica del personale presso la sede, anche quella del difensore civico, i cui uffici si trovano in via Gazzoletti, presso il palazzo della Regione.